G8, l’ex-no global antifascista Vecchi (latitante in Francia) ricorre in Cassazione

12 Nov 2020 15:52 - di Paolo Lami

È stato latitante per 8 anni e ora l’ex no global Vincenzo Vecchi,  ricercato per i fatti del G8 di Genova del 2010 e che è stato arrestato in Francia nell’agosto del 2019, ricorre alla Cassazione francese.

La decisione è stata annunciata dal Comitato di solidarietà a Vecchi. E confermata dai suoi avvocati Catherine Glon e Maxime Tessier.

E fa seguito a quella del Procuratore francese di Angers che lo scorso 6 novembre aveva deciso di ricorre in Cassazione contro la decisione della Corte di Appello di Angers che il 4 novembre non aveva riconosciuto il reato di devastazione e saccheggio e rifiutato l’estradizione in Italia di Vincenzo Vecchi.

“Abbiamo presentato anche noi un ricorso. Ora la Corte di Cassazione potrà riesaminare l’insieme del dossier”, spiega l’avvocato Glon all’Adnkronos.

“Dopo il verdetto equilibrato della Corte di Appello di Angers del 4 novembre, dopo quello della Corte di Appello di Rennes che un anno prima aveva scarcerato Vecchi – afferma il Comitato di Solidarietà a Vincenzo Vecchi – pensavamo che era onorevole per la giustizia chiuderla qua”.

”Invece il Procuratore di Angers, apparentemente poco rispettoso della nozione di interesse della giustizia, ha deciso di ricorrere in Cassazione – contesta il Comitato che difende l’ex-no global perseguito in Italia per le violenze compiute al G8. – Di fronte a questo accanimento, anche Vecchi ricorre in Cassazione. Speriamo che la Corte saprà fare cessare questa assurdità sostenendo il buon senso e la giustizia”.

Il Tribunale di Angers che il 4 novembre non aveva riconosciuto il reato di devastazione e saccheggio, invece aveva riconosciuto altre due condanne, per l’aggressione a un fotografo e il possesso di una molotov, in base alle quali Vecchi avrebbe dovuto scontare ancora un avanzo di pena di 1 anno, 2 mesi e 23 giorni, in Francia o in Italia, se la giustizia italiana avesse accettato la decisione della Corte di Appello sul reato più pesante per il quale Vecchi dovrebbe scontare ancora 10 anni.

Ora entro 3 mesi si riunirà la Cassazione per prendere una decisione sull’ex no global del G8. Probabilmente arriverà tra dicembre e gennaio 2001.

Non è la prima volta che il Procuratore francese ricorre in Cassazione.

Dopo la decisione del novembre del 2019 della Corte di Appello di Rennes che aveva deciso la scarcerazione di Vecchi, il Procuratore di Rennes era ricorso i Cassazione.

Il 18 dicembre 2019 la Corte francese aveva annullato la sentenza del Tribunale di Rennes che aveva ritenuto che la procedura nei confronti di Vecchi fosse nulla in quanto il Procuratore francese non aveva trasmesso alle autorità italiane il nome dell’avvocato italiano di Vecchi.

E questo, aveva stabilito la Corte, aveva portato un pregiudizio ai diritti della difesa.

La Corte di Appello di Angers, invece, si è espressa nel merito della questione, cioè sulla regolarità del mandato di arresto europeo.

E’ una lunga querelle quella dell’ex no global identificato al G8.

Vecchi era stato condannato, con sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione italiana il 13 luglio 2012, alla pena di 11 anni e 6 mesi per le violenze verificatesi durante il G8 di Genova.

Il no global aveva inoltre riportato una condanna a 4 anni di reclusione per alcuni scontri che hanno avuto luogo in occasione di una manifestazione antifascista a Milano nel marzo del 2006.

Per quanto riguarda la condanna per i fatti di Milano, è stato ritenuto che la pena era stata già scontata. E quindi è decaduto uno dei due mandati europei.

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