Il professor Locatelli sbugiarda Di Maio: “I primi vaccini anti-Covid arriveranno solo in primavera”

19 Ott 2020 18:31 - di Lucio Meo

Luigi Di Maio aveva parlato di fine anno, massimo inizio gennaio per i vaccini anti-Covid. Uno dei massimi esperti del governo, il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, che abbiamo imparato a conoscere in tv durante i tristi bollettini quotidiani dei morti e per qualche critica al governo, lo smentisce clamorosamente, pur senza nominarlo mai. E fa una previsione che, nelle migliori delle ipotesi, ci porterebbe alla prossima primavera.

Locatelli: “I primo vaccini non prima della prossima primavera”

“Si sta facendo un grande sforzo internazionale sui vaccini. Realisticamente credo che potremmo far partire le vaccinazioni per le persone fragili, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari nei primi mesi della prossima primavera“. E’ la previsione del presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts, Franco Locatelli, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.

“Il lavoro di Arcuri sui tamponi è formidabile – commenta – Negli ultimi giorni siamo arrivati a oltre 150mila tamponi molecolari. E l’Italia è uno dei Paesi che fa più tamponi al mondo. In questo momento c’è anche la disponibilità dei test rapidi antigenici. Però più che di numeri parlerei di strategie perché – avverte – diventerebbe una corsa che andrebbe ad autosostenersi e sposterebbe l’asticella sempre più in alto. Dire ‘facciamo più tamponi’ è facile, mentre più complesso e articolato il discorso sull’elaborazione di una strategia in termini di sistema Paese per dar corso alla realizzazione di questi tamponi. Dobbiamo rendere più efficienti i percorsi e soprattutto diamo un ruolo importante ai medici di medicina generale“.

“La malattia si sta depotenziando lentamente”

“La situazione attuale è ben diversa rispetto a quella di marzo dove il carico di patologia che gravava era significativamente maggiore rispetto ad oggi. Basta andare a vedere il numero delle terapie intensive e delle persone che hanno perso la vita. Certamente c’è stata un’accelerazione importante del numero dei contagiati, ma ci sono significative differenze”, aggiunge Locatelli.

Cosa aveva detto Di Maio sul vaccino

Solo qualche giorno fa, nel corso di una trasmissione tv condotta da Andrea Scanzi, il ministro degli Esteri aveva annunciato l’imminente arrivo del vaccino, un po’ sulla falsariga dell’abolizione della povertà. “La verità è che questo potrebbe essere l’ultimo miglio: per fine anno arriveranno in Italia le prime dosi del vaccino. Da gennaio inizieremo le vaccinazioni”. L’ex vice-premier del governo giallo verde ha anche spiegato che l’Italia ha firmato un accordo con più paesi europei per 250 milioni di dosi. “Potremo cominciare a respirare e sarà un segnale di fiducia anche per i mercati mondiali” ha sottolineato Di Maio.

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