Gli altri sintomi del Covid: dalla difficoltà di scrivere a quella di pronunciare le parole

2 Ott 2020 9:40 - di Liliana Giobbi
altri sintomi del Covid

Non ci sono solo la febbre e le difficoltà respiratorie. Ci sono altri sintomi del Covid, Il “nemico invisibile” si manifesta anche in modi diversi. E cioè, con segni neuropsicologici altamente specifici come l’agrafia e l’afasia di conduzione. È quanto emerge, per la prima volta, da uno studio del professor Konstantinos Priftis (Università di Padova) pubblicato su Neurological Sciences.

Gli altri sintomi del Covid, anche mentali

Nello studio è stato indagato per la prima volta un paziente in cui il Covid-19 si è manifestato oltre che con lievi evidenze respiratorie anche con sintomi mentali generalizzati, in seguito regrediti. E con segni neuropsicologici altamente specifici.

Lo studio sul paziente

«Abbiamo studiato un paziente in cui il Covid-19 ha causato un ictus localizzato nell’emisfero cerebrale sinistro», dice Konstantinos Priftis. «Dopo alcuni giorni di febbre l’uomo, ormai sfebbrato, era stato ricoverato non tanto per complicazioni polmonari, ma per difficoltà linguistiche e agitazione comportamentale. A tutti gli effetti, da un punto di vista clinico, non sarebbe stato un paziente Covid-19. I routinari test sierologici di protocollo adottati per il ricovero hanno svelato la presenza di anticorpi per il Sars-cov-2».

L’incapacità di scrivere

«La risonanza magnetica ha rivelato la presenza di embolie multiple nell’emisfero cerebrale sinistro. Ed è qui che, rispetto alla prassi clinica seguita per i ricoverati, abbiamo sottoposto il paziente anche a un esame neuropsicologico molto approfondito». Qui la scoperta degli altri sintomi del Covid. «Dopo i test abbiano notato come il paziente fosse incapace di scrivere (agrafia). E di come si sia manifestata, in maniera più lieve, un’afasia di conduzione. Cioè l’incapacità di ripetere le parole udite. Il resto delle funzioni mentali era rimasto intatto».

Il percorso clinico

La pubblicazione del gruppo del professor Priftis ha analizzato il percorso clinico del paziente dal punto di vista neuropsicologico.

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