Roma, organizzava finti casting per aspiranti attrici e le violentava durante i provini

13 Ago 2020 12:53 - di Edoardo Valci
casting

Organizzava finti casting e poi durante i provini abusava sessualmente delle aspiranti attrici. Il 40enne, che si spacciava per regista, è stato arrestato dai carabinieri dei Parioli. È ritenuto responsabile di diversi episodi di violenza sessuale su otto giovani ragazze. Nei suoi confronti i carabinieri hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere.

Finti casting con violenza sessuale

Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta dai carabinieri, tra i mesi di febbraio e luglio 2020, dopo diverse denunce presentate da giovani donne. Erano aspiranti attrici, vittime di atti di violenza a sfondo sessuale da parte dell’indagato nel corso di finti “casting” per la realizzazione di film, di fatto inventati.

Primi incontri nelle sedi in affitto ad hoc

Nello specifico, nel corso dei casting, le vittime venivano invitate a un primo incontro organizzato presso sedi–uffici presi in affitto ad hoc. In questo modo si cercava di accattivare la loro fiducia e di rendere la prospettiva di poter aspirare a una parte nel film quanto più realistica possibile.

Gli appuntamenti alle fermate metro

Successivamente, il 40enne organizzava un secondo incontro, questa volta senza indicare alle vittime l’indirizzo preciso del luogo di appuntamento. Lo fissava nei pressi di fermate della metropolitana, nella maggior parte dei casi Piazza Annibaliano e Piazza Bologna. Lì prelevava le sue vittime accompagnandole in appartamenti all’interno dei quali abusava di loro.

Il copione di fantomatici film

Nello specifico, l’indagato sottoponeva alle aspiranti attrici parti di un copione di fantomatici film. Chiedeva loro di interpretare con lui la parte e approfittava della situazione per compiere atti sessuali contro la loro volontà. In alcune occasioni non aveva esitato a chiudere la vittima all’interno dell’appartamento. In un episodio recente ha compiuto una violenza sessuale completa in danno di una giovane aspirante attrice.

Le vittime andavano fiduciose ai casting

Le vittime, come si evince dalle numerose denunce presentate, sono tutte giovani ragazze in cerca di lavoro nel mondo il cinema e dello spettacolo. Quindi andavano fiduciose ai casting.  È emerso che il finto regista, per raggiungere il proprio obiettivo, inducesse le ragazze a ritenere che il compimento degli atti sessuali da lui richiesti costituissero dimostrazione delle loro capacità artistiche. E che il loro rifiuto sarebbe stato indicativo della inidoneità alla recitazione.

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