Caldoro e FI: «Commissariare De Luca. Troppe ombre sulla gestione del Covid in Campania»

4 Ago 2020 17:39 - di Francesca De Ambra
Caldoro

L’inchiesta sugli ospedali Covid in Campania, realizzati in fretta a furia a maggior gloria del governatore De Luca, ha rinfocolato la polemica politica. Soprattutto, ha restituito verve e mordente a Stefano Caldoro, cui il centrodestra ha affidato la missione di riconquistare la regione. Sembrava una pratica già archiviata, ma l’irruzione del coronavirus ha a tal punto eccitato De Luca da convincerlo di essere il salvatore della Campania, una sorta di reincarnazione di San Gennaro che ferma con le mani la lava del Vesuvio. Ovviamente, non è così. Ma i suoi monologhi a base di “lanciafiamme” e le sue ordinanze “fuori ordinanza” lo hanno trasformato, elettoralmente, da inseguitore ad inseguito.

Si indaga sugli esposti presentati dall’ex-An Taglialatela

Ora però l’inchiesta rimette tutto in discussione. Ad attivarla sono stati ben cinque dettagliati esposti presentati dall’ex-deputato di An Marcello Taglialatela, fondatore di Campo Sud, attivissima associazione della destra sociale partenopea. Taglialatela è un esperto conoscitore della macchina regionale per aver ricoperto la carica di assessore prima con Antonio Rastrelli e poi con lo stesso Caldoro. Che ora invoca la verità sulla gestione campana del Covid. «Sarebbe gravissimo – sottolinea – se ci fossero state procedure illegali per tre ospedali». Tre prefabbricati da attivare in 18 giorni. Invece, quello di Salerno e Caserta non hanno mai aperto mentre quello di Napoli ha “vissuto” solo per dieci giorni. Mancavano collaudi e protocolli di cura. «Oltre allo spreco di 20 milioni di euro, si parla di vittime», incalza lo sfidante.

Caldoro invoca la linea dura contro il governatore

Reazioni all’inchiesta, oltre che da Caldoro, si registrano anche a livello nazionale. Durissimo è il commento di Maurizio Gasparri, che parla di «scandalo gravissimo». Per l’ex-ministro, «De Luca deve ritirare immediatamente la sua candidatura. Già quanto emerge è sufficiente a rendere inopportuna la prosecuzione di una campagna elettorale che già di per sé, per altri aspetti che stiamo verificando, sta offrendo altro materiale per le future inchieste». «Quando c’è in ballo la salute dei cittadini, non si scherza», incalza Maria Stella Gelmini, anche lei di Forza Italia. «Il problema – aggiunge – è tutto politico, e anche il governo dovrebbe valutare un intervento sulla sanità campana». D’accordo con lei Antonio Tajani: «Il governo – dice  – abbia coraggio e commissari il commissario De Luca».

 

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