Ago 01 2020

Girolamo Fragalà @ 12:16

Altri 250 migranti sbarcati a Lampedusa. Il sindaco a Conte: «Non puoi far finta di niente»

Una situazione oltre qualsiasi soglia di criticità. Ancora sbarchi a Lampedusa dove nella notte sono arrivate oltre 250 persone su diverse imbarcazioni. All’hotspot ci sono circa 950 persone su una capienza di 95 persone.

Lampedusa, la situazione è drammatica

«L’hotspot di Lampedusa sta scoppiandoۚ». Il sindaco Salvatore Martello non ce la fa più, non vede la luce in fondo al tunnel. «Mi rivolgo direttamente al premier Conte. Il centro d’accoglienza va svuotato subito, non possiamo aspettare le navi quarantena». Un appello, quello lanciato dal primo cittadino attraverso l’Adnkronos , che la dice lunga sul dramma che l’isola sta vivendo. «La situazione è molto grave e non possiamo aspettare l’arrivo della nave previsto per domani sera – dice – bisogna subito alleggerire il centro d’accoglienza».

L’appello a Conte

Da qui l’appello al premier Conte: «Non riesco a capire per quale motivo, essendoci stati più sbarchi in questo periodo del 2011, quella volta venne dichiarato lo stato di emergenza e ora si fa finta di niente». E ricorda: «In 28 giorni ci sono stati più sbarchi del 2011. Come si fa a dire che non è un’emergenza?».

Tamponi a Lampedusa

Altra polemica sui tamponi. «Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia non sa neppure leggere in italiano». Lo afferma l’assessore regionale Ruggero Razza, «L’ordinanza del presidente Musumeci obbliga ai tamponi, non il contrario. Ed è scritto a chiare lettere, senza possibili interpretazioni. Si fanno subito quando i migranti sono lasciati dalla forza pubblica il tempo necessario ai prelievi dei campioni. Ovvero si fanno nei centri di arrivo come è capitato a chi da Lampedusa ha raggiunto Porto Empedocle o altre località».

«Alzano pure i toni, insopportabili»

«Solo ci vuole il tempo necessario e, quindi, si impone una celere identificazione. Mi spiace che si possano travisare i fatti in modo così stucchevole. Al posto di ringraziare per la collaborazione, cosa che ad oggi non è stato mai fatto formale, si alzano i toni. Insopportabile».