Travaglio senza limiti: sul “Fatto” la foto di Berlusconi che piange e un insulto nel titolo
L’astio che nutre Marco Travaglio nei confronti di Silvio Berlusconi sta alimentando addirittura una saga giornalistica. O meglio: il direttore de Il Fatto Quotidiano, continua a ostentare e a mettere per iscritto una tale avversione per il padre nobile di Forza Italia, capace di tradursi in fiumi d’inchiostro. Tanto che, con l’editoriale dal titolo Una vita da Caimano/4″, ovvero parte quarta, il decalogo dell’odio anti-berlusconiano si aggiorna al quarto tomo. E all’ultima, livorosa offesa.
Travaglio e l’ossessione per Berlusconi
E così, mentre il mondo politico si arrende alla verità della congiura della magistratura contro Silvio Berlusconi. Quando ormai anche i media più fieramente avversi al leader azzurro riconoscono al nemico di sempre i torti subiti con le sentenze pilotate. Nel momento stesso in cui, i castelli di carta eretti a suon di demagogia politica, cadono sotto gli strali di intercettazioni e rivelazioni ammesse a vario titolo da pm al centro degli scandali e togati esterni alle verità venute a galla, solo un uomo resta fermo sulla sua posizione ostile: Marco Travaglio.
Nell’edizione di oggi le ultime bassezze…
È lui il direttore, l’opinionista, l’ospite tv, il difensore della cause perse, il cronista ossessionato da Silvio Berlusconi. Lui, come scrive Libero in queste ore, l’autore e il divulgatore di «articoli pieni zeppi di livore sul Fatto Quotidiano». Parole spese «per cercare di depotenziare lo scandalo-magistratura relativo alla condanna nel processo Mediaset aperto dalle parole del giudice Amedeo Franco». Ed è sempre sulle pagine del quotidiano diretto da Travaglio che, nell’edizione odierna, esattamente a pagina 19, troviamo l’ultima bassezza: una intera pagina monografica dedicata al giorno del patibolo di Berlusconi.
La foto di Berlusconi che piange e quel livore manettaro che…
Con tanto di foto che immortala l’imputato piangere. Il titolo, neanche a dirlo, è del livello della scelta editoriale e grafica: cioè infimo. E recita: «B. delinquente ufficiale e la piazza amica lo assolse». La prova fumante, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di un astio politico capace di declinarsi in ossessione mediatica e livore manettaro di bassa lega…