Terni, lunedì i funerali di Flavio e Gianluca. Il sindaco: «Basta droga nei centri sociali»
Si terranno lunedì, nel Duomo di Terni, i funerali di Flavio e Gianluca, i due ragazzini morti nel sonno a Terni dopo aver assunto metadone. A darne conferma è stato il sindaco della città, Leonardo Latini, dopo che, eseguita l’autopsia, oggi è arrivato il nulla osta del Pm.
Il ruolo dei centri sociali
La vicenda, delle più drammatiche, è diventata immediatamente anche una nuova occasione di riflessione sul tema delle droghe e dei luoghi e delle modalità in cui i giovani, anche giovanissimi come Flavio e Gianluca, riescono a procurarsela. Nello specifico, sui centri sociali, che anche in questo caso hanno avuto un ruolo: come rivelato dal Primato Nazionale, sono l’ambiente di provenienza del pusher arrestato per aver fornito la sostanza stupefacente ai due ragazzini. «È il caso di comprendere una volta per tutte cosa debbano essere i centri sociali e che funzione svolgano. Devono essere centri di aggregazione che diano un senso alla cultura e non luoghi dove, di fatto, si vende droga e di conseguenza morte», ha avvertito Latini. Il primo cittadino, quindi, ha precisato di non parlare «solamente dei centri di Terni. Il mio – ha detto – è un discorso generale».
Meloni: «Diciamo no alla droga. Istituzioni e società reagiscano»
Sul caso è intervenuta anche Giorgia Meloni, ricordando che rispetto alle droghe esiste un problema culturale di fondo. Per la leader di FdI la morte di Flavio e Gianluca è «una tragedia che lascia senza parole. E toglie il fiato». «E al dolore si somma la rabbia per non essere riusciti ad impedirlo». «La droga – ha sottolineato Meloni – è un’emergenza nazionale, che miete vittime ogni giorno ma non importa a nessuno». «Le Istituzioni sono distratte; la società non fa che lanciare messaggi devastanti: la droga non fa male e bisogna legalizzarla. Anzi, assumerla sembra quasi diventata un diritto. Noi diciamo no e – ha avvertito la leader di FdI – non ci stancheremo mai di combattere tutte le droghe e dire, in Parlamento e tra i cittadini, che è dovere dello Stato, delle Istituzioni e della politica promuovere una vita libera dalle dipendenze».