L’inverno demografico non passa più. Istat: «Mai così poche nascite dall’Unità d’Italia»

13 Lug 2020 17:44 - di Redazione
Istat

Più che all’inverno demografico, siamo all’ibernazione delle nascite. Questo è quanto almeno si ricava dai dati diffusi oggi dall’Istat sulla curva demografica italiana. Secondo il nostro Istituto di statistica, infatti, nel 2019 il nostro Paese ha registrato un nuovo minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia. A pesare è soprattutto l’ulteriore calo (-4,5 per cento) di iscritti in anagrafe per nascita: appena 420.170. Oltre 19mila unità in meno rispetto all’anno precedente. Il crollo è soprattutto nel centro-Italia, che fa registrare addirittura una diminuzione di 6,5 punti percentuali.

L’esperto: «Calo diffuso in tutte le Regioni»

In termini complessivi, al 31 dicembre 2019 la popolazione residente in Italia ammonta a 60.244.639 unità. Rispetto al 2018 significa una perdita di quasi 189mila. Ma il calo ammonta a 551mila unità se riferito alla stessa data del 2014. A conferma, scrive l’Istat della «persistenza del declino demografico che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni». Sotto il profilo territoriale, le culle vuote caratterizzano ovunque il Belpaese. «Lo stallo delle nascite è generalizzato in tutta Italia», commenta il pediatra Italo Farnetani. Basta, per rendersene conto, confrontare i dati regione per regione. In Lombardia il calo è pari al 3,36 per cento. Un dato che peggiora ulteriormente in Emilia Romagna (- 4,54), per inabissarsi al 5,63 in Toscana.

Il Forum delle famiglie: «L’Istat dice che l’Italia sta morendo»

Al Sud resiste alla meno peggio la Campania, con un 2,74 in meno mentre, secondo l’Istat, la Sicilia lascia sul campo circa cinque punti (4,97). «C’è un’insicurezza generalizzata – conclude Farnetani – che risente poco delle influenze regionali e che è collegato all’andamento dell’economia». «Il nostro Paese sta morendo», denuncia a sua volta il Forum delle famiglie, che vede un rimedio nell’assegno unico-universale. «Se siamo tutti d’accordo, che cosa stiamo aspettando?», ha chiesto il presidente nazionale Gigi De Palo. «Il tema demografico è il tema centrale del futuro», ha aggiunto. Da qui la stoccata a Conte per non aver trattato il tema dagli Stati Generali dell’Economia. «Senza figli – ha concluso – non c’è futuro, neppure a livello economico. Non c’è più tempo da perdere».

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