Covid, l’allarme raddoppia: Pozzuoli, guarita torna positiva dopo mesi. Veneto: isolato feroce ceppo serbo

13 Lug 2020 15:47 - di Filomena Auer
Covid l'allarme raddoppia foto Ansa

Covid, l’allarme raddoppia da Pozzuoli a Vicenza. E allora, in Campania una donna guarita dal virus torna positiva dopo mesi. In Veneto, isolato il ceppo serbo che ha colpito l’imprenditore tornato dai Balcani. Dal nord al sud Italia, è sempre allarme Coronavirus. Un’insidia senza fine. Così, mentre dalla Campania arriva la notizia si una donna tornata positiva al Covid-19 dopo aver contratto il coronavirus mesi fa, ed essere guarita, in Veneto, Zaia ha fatto sequenziare il virus serbo. Quello trovato sull’imprenditore vicentino rientrato in regione dai Balcani. E si scopre che siamo alle prese con un ceppo diverso. Più aggressivo rispetto a quello italiano. Mutato e ad alta virulenza.

Covid, l’allarme raddoppia: ceppo serbo in Veneto e a Pozzuoli…

L’allarme Covid raddoppia: a Pozzuoli, annuncia il sindaco della città, Vincenzo Figliolia, dalla Asl Napoli 2 Nord apprendiamo che una donna è risultata positiva al test Covid-19 dopo essere guarita dal virus contratto mesi fa. Ed è ora in corso il link epidemiologico della paziente. Non a caso, nel bollettino ordinario diffuso ieri pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Campania evidenziava il dato dei 4.094 guariti: uno in meno rispetto al giorno precedente, a fronte di zero nuovi guariti.

«Indossare la mascherina. Evitare luoghi affollati. Rispettare tutte le norme»

Così, il sindaco Figliolia coglie l’occasione per ricordare a tutti «di indossare la mascherina. Evitare luoghi affollati. Rispettare tutte le norme igieniche». Sono 98 in tutto i cittadini puteolani che hanno contratto il coronavirus dall’inizio dell’epidemia: sono 3 le persone attualmente contagiate, 82 le persone guarite definitivamente e 13 le persone decedute.

Covid, l’allarme raddoppia: il Veneto isola un terribile ceppo serbo

«La situazione è sotto controllo in Veneto: il nostro ceppo di virus ha una carica virale in calo. Ci preoccupa, invece, il virus che viene dall’estero. Ed è per questo che bisogna intensificare i controlli da chi viene dal Benin, Serbia,  Kossovo, Moldavia, Bangladesh, Congo: Paesi dai quali sono arrivate persone che sono risultate poi infette». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia, oggi nel corso del punto stampa. Durante il quale il governatore ha anche annunciato un’altra novità: l’abbassamento dell’età media dei positivi, come le due gemelline di quattro anni con la loro mamma, provenienti dall’estero».

Monitorare i virus che arrivano dall’estero: sono “mutati” e più virulenti

«Dopo il caso del cluster arrivato dalla Serbia, ho fatto sequenziare il virus dei 4 positivi arrivati da quel Paese: e il risultato è che tutti e 4 i tamponi hanno una carica virale molto elevata. Non solo: i 4 tamponi sono identici tra di loro e quindi provengono da un unico ceppo, e sono diversi da quelli isolati in Italia», ha sottolineato Zaia. Il quale, poi, a stretto giro ha anche precisato: «Per questo bisogna fare particolare attenzione ai virus che arrivano dall’estero, perché hanno una virulenza maggiore, sono più aggressivi» e rivelano una insidiosa «mutazione»…

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