Roma, 6 arresti per corruzione e falso all’ufficio del condono: tutto parte dai sospetti di un funzionario

24 Giu 2020 10:44 - di Redazione
Carabinieri, 6 arresti per falso e corruzione foto Ansa

I Carabinieri della Compagnia Roma Eur, a conclusione di una complessa e articolata attività d’indagine, hanno eseguito un’ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari. Fermi emessi dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 indagati. Sei persone ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, truffa e falsa attestazione e certificazione.

Roma, 6 arresti per corruzione e falso all’ufficio del condono

Le indagini hanno consentito di riscontrare irregolarità nella trattazione delle pratiche di condono edilizio commesse da quattro dipendenti della Società “Risorse per Roma spa” appaltata dal comune di Roma per la gestione dell’Ufficio Condono, un funzionario del comune di Roma e un geometra, libero professionista, che hanno agevolato i privati richiedenti approvando delle pratiche in danno della Pubblica Amministrazione. In particolare, i pubblici impiegati richiedevano indebiti compensi in denaro dai privati che avevano l’istruttoria di istanze di condono di immobili pendente. Tutto per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi. I carabinieri della compagnia Roma-Eur, hanno avviato le indagini nel mese di settembre del 2016.

Le indagini partite dai sospetti di un dipendente minacciato

Periodo in cui un funzionario della società “Risorse per Roma spa”, in servizio all’ufficio Condono Edilizio, ha denunciato di aver ricevuto uno scritto anonimo contenente esplicite minacce nei suoi riguardi. L’uomo ricollegava l’evento alla sua attività professionale. In particolare, al fatto di aver riscontrato anomalie amministrative su diverse pratiche relative ai condoni di unità immobiliari. Dunque, nel corso delle indagini e delle verifiche presso l’ufficio del Condono Edilizio, sono state individuate le pratiche oggetto di condotte corruttive. Peraltro, accertamenti che hanno consentito di riscontrare le informazioni fin lì raccolte. E, quindi, di poter addebitare a ognuno degli indagati chiare responsabilità nelle singole accuse di corruzione. Responsabilità, oltretutto, per diverse centinaia di migliaia di euro. Oltre che dettate da un sistema consolidato ormai da diverso tempo che agiva con spregiudicata determinazione. Un sistema al cui interno gli indagati operavano in nome dell’interesse privatistico, attraverso il sistematico ricorso ad atti contrari ai doveri di ufficio.

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