Palombelli: «Zingaretti organizzava aperitivi a Milano, io parlavo di mascherine ed ero derisa»
Con una media di 5,5 di share, un punto più dell’anno scorso, Barbara Palombelli si è congedata brillantemente da questa stagione di Stasera Italia su Rete 4. E in un’intervista a tutto campo su La Stampa ha fatto un bilancio della sua annata televisiva, in diretta ogni sera, a commentare gli eventi drammatici che si sino succeduti da febbraio ad oggi. Equilibrata e onesta intellettualmente, coraggiosamente fuori dal coro, la Palombelli è stata dipinta come l’anti-Gruber della politica. Otto e mezzo su La7 e Stasera Italia vanno infatti in onda alla stessa ora. Ma lei non ci sta: “Non è un rivale , non sono una fissata con gli ascolti e poi in questa stagione drammatica la gente aveva bisogno di capire: è cresciuta Raidue ma anche La7”.
Barbara Palombelli – che ha rinnovato il contratto con Mediaset per altre due stagioni di Forum e per Stasera Italia – ha il polso della situazione politica e del dibattito quotidiano sull’andamento del virus. Ha ospitato personalità di ogni latitudine politica e orientamento, virologi, medici. La trasmissione non ha mai espresso pregiudizi o posizioni ideologiche. Per questo può permettersi di togliersi qualche sassolino dalla scarpa con credibilità. E in un passaggio dell’intervista è molto chiara quando afferma, a proposito del coronavirus: «Quando riscriveremo la storia di questi mesi il calendario sarà importante per capire cosa è successo».
Palombelli: «Quando si postavano foto mangiando involtini primavera»
Già , la tempistica è stata in qualche modo fatale. Chiarisce la giornalista e conduttrice: «Ci hanno preso in giro tutti a febbraio quando ho cominciato a chiedere di stare a casa e indossare le mascherine. Era il 23, il 27 Sala e Zingaretti hanno organizzato gli aperitivi con lo slogan Milano non si ferma. E le stesse cose dicevano Salvini e Renzi. Un messaggio devastante per il Nord che infatti è partito in massa per la settimana bianca. Era il periodo in cui si postavano foto mangiando gli involtini primavera per dimostrare di essere amici dei cinesi». Già ricordiamo tutti quelle sciagurate settimane in cui si è perso tempo prezioso, dando la caccia al razzismo e non al virus.
«Per carità non è che ce l’ho con i cinesi – tiene a precisare la Palombelli – ma diciamo che mi sono sembrate cose fuori luogo. Sono stata preveggente? No, ma sono una fifona e per fortuna ho capito la tragedia che stava capitando grazie a Melania Rizzoli che mi inviava gli algoritmi dove si vedevano i centomila contagiati in prospettiva e all’oncologo milanese Garbagnati che ci ha accompagnato per tutta la stagione. All’inizio tutti facevano ironia sul virus». Per questo ribadisce: «Bisognerà ricostruire giornalisticamente quelle due settimane, per vendicare e risarcire tutte quelle persone che sono morte da sole. Noi la mascherina l’abbiamo cominciato a usare il 20 febbraio, lo rivendico».
Ricordiamo che c’era chi allora diceva che la mascherina non andava usata. Persino l’Oms, a una certo punto l’ha sostenuto. Non dimentichiamo quando fu sbertucciato Attilio Fontana che ‘l’usò in collegamento tv e scatenò il delirio politico. «Per questo penso che sarà importante capire le responsabilità di ciascuno. Le Regioni dovranno fare un censimento per tutelare le persone a rischio. Vaccinandole. Soprattutto se ci sarà una seconda ondata. Non credo molto alla app immuni. Ho appena letto uno studio dell’Accademia dei Lincei sui tedeschi. Certo hanno tante terapie intensive ma lì la popolazione sopra i 65 anni è tutta doppiamente vaccinata per l’influenza e lo pneumococco». Ultima stoccata per il premier Conte. “C’è qualcuno che ha rifiutato un suo invito?”, le chiedono. Lei: «Mi sarebbe piaciuto avere Conte. Ma va poco ospite, preferisce le conferenze stampa. Per il resto direi di no, sono venuti tutti quelli che abbiamo invitato».
brava Barbara, coerente, puntuale nei commenti, non faziosa, bilanciata.
continua così ….. fa piacere ascoltarti e seguirti