Nel lockdown gli italiani hanno fatto meno sesso. E non solo a causa del distanziamento

17 Giu 2020 8:13 - di Paolo Sturaro
sesso

Non è stato facile il lockdown, sotto tutti i punti di vista. Nonostante il tempo libero e la costrizione in casa, gli italiani in quarantena hanno fatto meno sesso. L’83% ha infatti confessato un generale calo del desiderio e della pratica sessuale durante il periodo di lockdown. Solo il 23% ha invece sostenuto di aver mantenuto un livello di attività sessuale quasi uguale al periodo pre-quarantena. È quanto emerge da una ricerca presentata da Durex, condotta su 500 persone tra i 16 e i 55 anni. Tra le principali motivazioni: ansia, paura del contagio, presenza di bambini in casa, interruzione dei movimenti e obbligo di distanziamento sociale.

Sesso, partner stabili e occasionali

«La pandemia ci ha costretto per motivi di sicurezza all’isolamento sociale. Questa condizione ha generato degli effetti psico-sessuali a breve e a lungo termine. In aumento i sentimenti di ansia, ossessività, compulsività per il contagio ed effetti simil depressivi. S sono drasticamente ridotte le pratiche di sesso, compreso il petting, con i partner occasionali ma anche con il partner stabile». Lo spiega Sonia De Balzo, sessuologa specialista in psicologia clinica e dello sviluppo dell’ospedale Cotugno di Napoli.

Gli effetti del lockdown tra i single

L’indagine ha poi evidenziato che, tra i single, le conseguenze del lockdown sono state molto diverse. Ci sono infatti i “singoli” che non hanno alcuna frequentazione. E ci sono quelli  che invece hanno un rapporto saltuario che non può però essere definito come relazione. Infatti, mentre per i primi vi è stato un drastico crollo dell’attività sessuale, addirittura per il 98% degli intervistati, i secondi hanno lamentato qualche difficoltà in meno. Il loro calo nel sesso ha toccato il 93%.

Sesso, in caduta libera il contatto fisico

Questi dati trovano conferma nel confronto delle abitudini sessuali pre e durante la quarantena. Nella fase di lockdown si sono infatti mantenute stabili le attività di sesso praticabili in autonomia e la visione di materiale pornografico. Invece sono drasticamente crollate quelle che prevedono il contatto fisico e che invece svettavano nella fase pre-quarantena. Quanto ai rapporti occasionali, ovviamente sono crollati dal 34% al 3%, così come l’utilizzo di App di incontri, scesi dal 21% pre-lockdown al 6% durante la quarantena.

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