Fuga dal M5S, Cacciatore lascia la Regione Lazio: isolato sui rifiuti, i 5S pensano solo alle urne

30 Giu 2020 16:11 - di Lara Rastellino
Marco Cacciatore foto dal suo profilo Facebook

La grande fuga dai 5S. Potrebbe essere il titolo di un film dell’orrore, quello a cui stanno assistendo gli elettori grillini, spettatori dell’esodo di massa degli esponenti del Movimento. l’ultimo protagonista di fughe, defezioni e strappi è Marco Cacciatore, Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Regione Lazio. Il quale, senza troppi giri di parole, per spiegare il suo addio senza possibilità di recupero ai colleghi pentastellati, dichiara: «Ho deciso di uscire dal MoVimento 5 Stelle. Molte, troppe le contraddizioni che hanno portato il M5S a perdere la propria natura nel corso degli ultimi anni, a tutti i livelli istituzionali». E più chiaro di così…

Fuga dai 5S, Cacciatore lascia la Regione Lazio

Dunque, anche Marco Cacciatore abbandona il M5S. E nell’andarsene sbattendo la porta, recrimina e asserisce: «In particolare, due sono i passaggi che hanno determinato in modo definitivo la mia scelta. Innanzitutto, ho ricevuto un provvedimento di sospensione da parte del M5S, dopo aver presentato un esposto alla Procura di Roma sulla questione discarica a Monte Carnevale (Malagrotta 2). Non si trattava, come mi si è contestato, di un gesto contro la Giunta capitolina, né ostile nei confronti di alcun esponente politico. Piuttosto, era un atto a tutela di un territorio oggetto di vera e propria violenza ambientale negli anni. Inoltre, mi è stato chiesto di ritirare alcuni emendamenti al Piano regionale Rifiuti, attualmente in discussione nella Commissione che presiedo. Nello specifico quelli riguardanti l’ambito a sé stante di Roma Capitale».

M5S snaturato: sui rifiuti il gruppo ha preferito calcoli elettorali

«Una mia battaglia storica – prosegue Cacciatore – all’interno del cui territorio garantire autosufficienza di trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Una proposta coerente al principio di autosufficienza e prossimità nella gestione rifiuti, così come al programma elettorale M5S-Lazio. Tema che divide trasversalmente tutti gruppi politici in Consiglio». Quindi, il reprobo in fuga aggiunge anche: «Invitando il sottoscritto a cambiare posizione con un voto all’unanimità, il gruppo regionale M5S Lazio ha preferito non pronunciarsi nel merito, come invece avevo domandato. Avevo dato disponibilità a ritirare il mio emendamento, in caso il gruppo avesse espresso posizione contraria. Invece ha preferito la reprimenda, e per mere ragioni di calcolo politico. Se non, peggio ancora, elettorale. Se non sbaglio – chiosa però polemicamente il Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Regione Lazio – eravamo noi 5S a dire, citando il fondatore Casaleggio, che un’idea “non è di destra né di sinistra”, ma “è un’idea buona o cattiva”. O a ripetere, parafrasando De Gasperi: “Dobbiamo pensare non alle prossime elezioni, ma alle prossime generazioni”. Ma, come recita il motto, “la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”…

 

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