FdI: “Conte da avvocato a monarca assoluto. Ce lo aspettavamo alla Camera vestito da Luigi XVI” (video)

17 Giu 2020 13:09 - di Natalia Delfino
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Una “saga delle ipocrisie”, alla quale FdI non si vuole prestare. A spiegare perché il partito abbia deciso di disertare l’informativa di Giuseppe Conte in Parlamento è stato il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida. Certe “forzature”, ha chiarito, impongono “una risposta chiara e decisa”.

La fuga di Conte dal voto parlamentare

“La scelta di evitare il voto d’aula con una forzatura assunta dalla Presidenza della Camera, su pressioni della maggioranza, che ha trasformato in informativa le doverose comunicazioni di Conte in previsione dell’importante Consiglio europeo, impone una risposta chiara e decisa”, ha sottolineato Lollobrigida. “Sono mesi – ha ricordato – che Conte rappresenta in Europa posizioni a nome dell’Italia senza alcun indirizzo parlamentare previsto esplicitamente dalla Carta costituzionale. Pd, 5stelle e renziani non vanno d’accordo su nulla e preferiscono un’Italia senza una linea politica internazionale al rischio di affrontare le scelte parlamentari”.

Lollobrigida: “FdI non si presa alla sagra dell’ipocrisia”

“A questa grave situazione e all’imbarazzante saga delle ipocrisie che si consumerà nelle aule di Camera e Senato – ha spiegato l’esponente di FdI – rispondiamo lasciando solo Conte con le sue chiacchiere”. Lollobrigida, infatti, ha ricordato che “il Parlamento è il luogo delle scelte, non delle informative di quel che viene deciso altrove. E le scelte si fanno attraverso un voto chiaro e trasparente. Abbiamo contestato la fuga della maggioranza che ha imposto di evitare il voto perché non ha trovato un accordo sulla politica europea. Abbiamo contestato che il Parlamento venga trattato come la dépendance delle ville lussuose e delle corti europee“. “Alle ipocrisie dei colleghi della maggioranza – ha quindi precisato – rispondiamo con la chiarezza che ci contraddistingue. Vediamoci in Parlamento notte e giorno per scegliere nell’interesse degli italiani, ma – ha concluso – non facciamo del principale luogo della democrazia italiana un palcoscenico per soliloqui o sceneggiate da reality show”.

Ferro a Conte: “La sua presenza è un inutile simulacro”

È stata poi la deputata Wanda Ferro a ribadire, dopo l’informativa, che “noi di FdI siamo rimasti fuori dall’Aula come segno di protesta per la sua decisione di mortificare ancora una volta il Parlamento e svilirne il ruolo. È evidente che Lei, Presidente Conte, non teme il voto dell’opposizioni, ma della sua stessa maggioranza. Per quanto ancora volete fuggire?”. Rivolgedosi direttamente a Conte, poi, Ferro ha sottolineato che “la sua presenza oggi qui è un inutile simulacro“, ironizzando sul fatto che è passato “da avvocato a Monarca assoluto, me lo aspettavo qui nelle vesti di Luigi XVI”. “Andare in Europa col voto delle Camere – ha aggiunto – le darebbe maggiore forza e credibilità. La democrazia non può che darle quella forza. “FdI – ha quindi concluso l’esponente di FdI – la lascia alle sue chiacchiere e alle sue feste, torneremo a confrontarci quando sarà possibile esprimerci con un voto”.

 

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