Coronavirus, si va dalla strafottenza totale al panico assoluto. E i virologi sono le star della tv
Il dramma della Fase 2 è che l’italiano medio si è immunizzato non dal virus, ma dai virologi. Dopo quattro mesi di luminari tuttologi che hanno occupato ogni spazio occupabile della tv, ormai nessuno li ascolta più. All’inizio della epidemia li abbiamo cercati, citati, osannati. Non sapevamo nulla di questa malattia e quando poi dalla semplice influenza siamo passati alla pandemia, il loro contributo è stato ancora più prezioso. Perché avevamo paura, e ci sembrava che la parola di un esperto, di chi è abituato a maneggiare provette e vetrini, fosse rassicurante perché veritiera.
I contrasti tra virologi creano solo incertezza
Poi abbiamo scoperto che la verità e la scienza sono due bellissime signore che non sempre vanno a braccetto e così abbiamo capito che la pletora di scienziati e consulenti non erano d’accordo nemmeno tra di loro. Prima ci tranquillizzavano con la loro autorevolezza, poi ci hanno messo ansia con la loro inconsistenza. Ed i risultati li abbiamo visti, con le incredibili immagini dei Navigli di Milano presi d’assalto da persone di tutte le età senza mascherine e senza alcun rispetto dei minimi protocolli di sicurezza.
C’è chi minimizza e chi lancia allarmi
Eppure il virus c’è ancora, forse si è affievolito, ma non è scomparso. È meno aggressivo, ma non meno insidioso. Il problema è che in questa brutta storia non esistono mezze misure. O c’è la strafottenza totale, oppure c’è il panico assoluto. O ci sono virologi che preconizzano scenari raccapriccianti, o ci sono esperti che minimizzano i danni. O c’è chi dice che le mascherine non servono a nulla, oppure c’è l’Istituto superiore di sanità che adesso ci dice che anche le mascherine fatte in casa vanno bene. Insomma, coloro che avrebbero dovuto contribuire a diradare le nebbie, hanno alimentato lo tsunami di confusione che si è tradotto in un liberi tutti.
I virologi e la scienza che diventa discrezionalità
Se anche la scienza diventa discrezionalità e se basta dirsi esperti in qualcosa per diventare i guru del nuovo millennio, allora gli italiani, che fessi non sono, la diagnosi se la fanno da soli e si trovano da soli anche le cure. Effetti collaterali di altre malattie gravissime, egocentrismo e vanità, che colpiscono tanti e dalle quali neanche i nostri virologi sono immuni.