Sanità, il j’accuse del super manager Gamberale: il futuro della Sanità? Fuori la politica

2 Apr 2020 19:07 - di Redazione

È un’analisi spietata ma efficace quella che il supermanager Vito Gamberale fa della Sanità italiana alle prese con il Coronavirus.

”Il tracollo del sistema sanitario italiano di fronte all’emergenza Coronavirus fa emergere anche la pressoché generale impreparazione della Sanità privata”.

Ma Gamberale non fa sconti neanche alla Sanità pubblica. “Affidata – accusa – a manager che, nella stragrande maggioranza, non sono mai stati manager”.

Gamberale ha un cursus honorum di tutto rispetto. È un manager di lungo corso. È oggi è presidente di Iter Capital.

La sua idea è che, finita l’emergenza Coronavirus, bisogna mettere mano al sistema Sanità. È immaginare un nuovo modello. Virtuoso e più efficiente.

Quale? Intanto coinvolgere le casse di previdenza e i fondi pensione. Lasciando fuori dalla porta la politica. E gli interessi, spesso prevalentemente speculativi, dei privati.

L’ex-numero uno di Telecom, Autostrade ed F2i ricorda che ”in Italia ci sono migliaia di cliniche private. Che in questa situazione si sono trovate fuorigioco”.

Il motivo lo spiega così. “Da una parte la mancanza di capitali per attrezzarsi al meglio e dall’altra la paura dei cittadini che questi luoghi potessero diventare dei focolai” del Coronavirus.

”Tutti sappiamo – analizza Gamberale – che in quelle cliniche private essenzialmente lavorano infermieri reclutati con la logica del sistema cooperativo. E che, quindi, non si sa fino a che punto il personale sia effettivamente acculturato, effettivamente preparato e dotato”.

Dall’altro lato c’è la Sanità pubblica. ”E anche per questa, al di là dei medici e del personale operativo veri eroi di questa guerra, non si può santificarne l’organizzazione”, dice crudo Gamberale.

”Tranne rare eccezioni sappiamo che la Sanità pubblica è stata sempre condizionata dalla politica”.

”Non sempre direttore sanitario e direttore di dipartimento sono persone che hanno una vera competenza. Basta pensare che l’80 per cento dei bilanci regionali è rappresentato dalla spesa per la sanità. Per dire che gli assetti politici di molte regioni sono determinati dal sistema sanitario privato”.

Commenti

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  • Laura Prosperini 3 Aprile 2020

    Caro Gamberale, ormai si è capito benissimo…
    fuori i privati dalla Sanità!