Mes, Italia Viva lo vuole a tutti i costi. E tuona contro il Pd: “Populisti e uguali ai grillini”

14 Apr 2020 14:43 - di Sveva Ferri
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Non solo dobbiamo accettarlo nel “pacchetto”, ma dobbiamo pure attivarlo. Italia Viva vuole a tutti i costi che ci leghiamo mani e piedi al Mes e tira fendenti a chiunque avverta sul rischio di finire incaprettati. “Perché rifiutare uno strumento per il quale si è dato mandato a un ministro di lottare?”, ha scritto su Twitter il vicecapogruppo alla Camera, Luigi Marattin, rilanciando un articolo in cui il viceministro all’Economia, il dem Antonio Misiani, sosteneva che in ogni caso l’Italia non userà il Mes, mentre attiverà gli altri strumenti messi sul tavolo dall’Ue.

L’attacco di Italia Viva agli alleati

“In quale riunione di maggioranza è stata presa questa decisione populista?“, ha tuonato Marattin, aggiungendo che “ormai per cogliere le differenze tra Pd e M5S serve un microscopio ad altissima risoluzione”. Sullo stesso argomento, ieri, Marattin aveva rilasciato un’intervista ad Avvenire durissima contro Giuseppe Conte. L’esponente renziano vi sosteneva non solo che il premier ha sbagliato a presentare “il Mes come un mostro cattivo”, ma anche che Conte si comporta come si comporta “per un motivo solo: non irritare il M5s”.

Renziani tagliati fuori sul Mes

In quel colloquio Marattin aveva comunque voluto salvare – dal suo punto di vista – gli amici/nemici dem, ricordando che “il Pd, o almeno parte di esso, condivide la nostra opinione” sul Mes. Un modo abbastanza smaccato di cercare di isolare la posizione di M5S e Conte a traino. Oggi la doccia fredda: il Pd al governo – e non un membro qualsiasi, ma il viceministro dell’Economia – si attesta sulle posizioni grilline. E Italia Viva resta col cerino in mano. Almeno fino alla prossima volta in cui una forza a caso della maggioranza rinnegherà nuovamente se stessa.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 15 Aprile 2020

    Italia Viva con il suo renziano operatore, non molla neanche a bastonate. Quello che non si capisce e’ che chiunque voglia formare un partito viene automaticamente stipendiato dal popolo anche se ha un misero 3 % .
    Il corretto dovrebbe essere che si presenti una lista con non meno di 100.000 iscritti regolarmente tesserati, chiedere al presidente della repubblica il bene stare, quindi presenziare alla camera e ricevere uno stipendio. Quello che si fa oggi e’ una pura puttanata roba da ridere.

  • Nicolo' 14 Aprile 2020

    Renzi non finira’ mai di stupire … i disattenti. E’ un ultra’ della “gauche-radical” europea di quelli che si attaccano alla coda di Macron. Una schiera di ultra-nemici – benpensanti s’intende” – dell’Italia, cui il nostro si lega per nutrirsi e posizionarsi. Non fara’ mai cadere questo governo, perche’ l’unico che possa lavorare in profondita’ contro gli interessi dell’Italia, favorendo in qualche modo lui, evidentemente, in un modo che non e’ evidente a noi.
    Cosa gli abbiamo fatto? Gli abbiamo negato la vittoria a quel vergognoso referendum che ha promosso in Italia per regalare la nostra residua sovranita’ all’Europa ? Gli accordiamo un misero 3% a I.V.? Consiglio per i saggi: lasciamolo cuocere nel suo brodo che non ha niente da proporre.
    Attacchiamo piuttosto 5S sul MES e mettiamo a nudo le loro incoerenze sul tema, mettiamo il governo democraticamente in minoranza in parlamento : togliamoceli di torno, che non han da portarci niente di buono!