Giletti furioso contro le banche: «Non si assumono le loro responsabilità. Vogliamo distruggere il Paese?»
Massimo Giletti scatenato contro le banche. A L’aria che tira su La7, con Marta Merlino si parla dell’emergenza coronavirus e della necessaria iniezione di liquidità per tenere in piedi l’Italia. E secondo il conduttore di Non è l’Arena, oltre allo Stato, anche le banche non stanno facendo tutto il possibile: «Vogliamo distruggere il Paese? Distruggiamolo! Ma le banche si devono assumere una grossa responsabilità», sbotta. E ancora, aggiunge: «Il problema serio è che nel momento in cui le banche arretrano, entra la malavità, entra la criminalità. Perché mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno molti miliardi liquidi che investono. Comprano le attività e poi fottono. Vogliamo questo?».
Giletti: «Ci avevano raccontato di una società imbattibile»
Durante la trasmissione Giletti si è parlato dell’emergenza coronavirus. Il giornalista si sfoga: « C’è un bellissimo quadro di Pieter Bruegel intitolato “Il trionfo della morte”, si raccontava della peste nei secoli. Io direi che oggi il quadro dovrebbe essere intitolato “il trionfo dell’incompetenza”. Ma non parlo dell’Italia parlo del sistema occidentale. Ci avevano raccontato di una società imbattibile, invincibile… Addirittura il papa veniva irriso quando pregava dalla maggior parte dei saccenti…. Si esorcizza il male con la frase “tutto andrà bene”. Io vorrei vedere la competenza al potere, perché proprio in questi momenti si capisce la differenza tra i competenti e i quaquaraquà».
«Il sistema occidentale non ha capito nulla»
Poi ha continuato: «Il sistema occidentale non ha capito nulla. È impreparato. Questo mondo così globalizzato non è fermo ancora ai tempi di Marco Polo. Gli esperti dovevano capire che in un attimo sarebbe arrivato quello che è arrivato. Siamo stati tutti impreparati». E poi: «Il rischio è che si prendano d’assalto le banche, bisogna agire in fretta perché il fattore tempo è determinante». E infine conclude: «Il sistema Europa non ha capito niente… Se serve questa tragedia vediamo di farne tesoro e agire immediatamente. Non è che si parla tra quindici giorni arrivano i soldi. L’Europa li deve dare adesso. E l’Italia anche adesso».