Fiorello: «Immuni? L’app dovrebbe chiamarsi Immane, come la tragedia che stiamo vivendo»

30 Apr 2020 19:23 - di Aldo Garcon
Fiorello

«È solo una telefonata di controllo, come fanno i genitori». Fiorello è intervenuto a sorpresa a Non è un Paese per Giovani, il programma di Rai Radio2 condotto da Tommaso Labate e Max Cervelli dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 14. Ha fatto un’incursione inaspettata, commentando – alla sua maniera – questi ultimi giorni di lockdown. Fiorello ha provato a fare anche “brainstorming” sui possibili nomi da attribuire alla app per il tracciamento anti contagio da Covid19.

L’app Immuni

E ha ironizzato a suo modo sull’applicazione prevista dal governo per il tracciamento. «Quo Vadis in italiano vuol dire ‘ndo vai e non lo so – ha detto lo showman – Stai Sicuro, la proposta di Labate, è la più buona. Liberi Tutti, proposto da Cervelli, meglio di no. Si presta a tante interpretazioni e rischiamo di avere troppa gente in mezzo alla strada. Io penso sia meglio Immane, come la tragedia che stiamo vivendo».

Fiorello: «La preoccupazione per l’economia…»

«Noi cerchiamo di sdrammatizzare, la situazione non è bella – ha aggiunto Fiorello – La preoccupazione dell’economia ha superato quella sanitaria. Si comincia a pensare che se lo prendo lo prendo, ma voglio lavorare, perché quando non c’è un introito mensile è dura». E poi ha suggerito di ascoltare la nuova canzone di Checco Zalone dal titolo Immunità di Gregge perché ha sdrammatizzato come solo lui sa fare, su melodie alla Domenico Modugno. «Molto bella». Come aveva già ironizzato qualche giorno fa, Fiorello, che compirà 60 anni tra quindici giorni, è tornato sulla questione dell’uscita scaglionata per la ripartenza proposta da Vittorio Colao per proteggere gli over 60, ma ribadisce «sono sereno, Colao ha detto che non è vero e che i 60enni possono uscire». Nei giorni scorsi la task force guidata da Colao aveva ventilato l’ipotesi di un esonero dal lavoro per gli over 60. Fiorello aveva ironizzato: «Quindi se dicono che noi sessantenni dobbiamo stare a casa significa che siamo a rischio, siamo persone da proteggere. Siamo un po’ come il panda, il cercopiteco, il colibrì dell’Himalaya, siamo in via di…. estinzione no, però non usciamo. Stiamo a casa».

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