Coronavirus, Arcuri: non fate sciocchezze a Pasqua. L’emergenza sarà alle nostre spalle solo col vaccino
Coronavirus, il commissario Domenico Arcuri spegne le speranze di chi, tra meteo e tanto annunciata fase 2, già immaginava un prossimo ritorno alla normalità. Niente da fare, ammonisce Arcuri nel punto stampa nella sede del Dipartimento di Protezione civile: l’emergenza sarà alle nostre spalle solo quando ci sarà un vaccino. Anzi, di più: «Voglio cominciare rivolgendo un appello ancora più accorato – ribadisce il commissario straordinario – : per Pasqua e Pasquetta non fate sciocchezze. Usate il vostro senso di responsabilità: il virus non è sconfitto».
Coronavirus, Arcuri spegne le speranze sul ritorno alla normalità a breve
Certo, deve riconoscere anche Arcuri confermando quanto indicato in questi giorni dagli esperti dell’Iss, «siamo sulla buona strada . Ma non siamo ancora alla fine del tunnel. Anzi la fine è ancora lontana. Continuate a essere responsabili. Negli ultimi quattro giorni abbiamo perso 3.226 uomini e donne per il virus. Un numero di nostri concittadini che è 7 volte superiore al numero delle vittime che fece il terremoto dell’Aquila». Insomma, bella stagione e festività all’orizzonte a parte, i numeri sull’epidemia sono ancora da brividi. tanto che, sempre Arcuri, è costretto a sottolineare la necessità di non farsi facili illusioni. E ribadisce: «Noi ci metteremo definitivamente alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino. Fino ad allora siamo noi che dobbiamo dare una mano a noi stessi. Non possiamo e non dobbiamo sbagliare i tempi di uscita dalla fase 1.
Non dobbiamo fare sciocchezze: l’emergenza sarà alle nostre spalle solo col vaccino
Anche perché, aggiunge spiegando Arcuri, «se fosse sbagliato il momento di definire una sia pure graduale uscita, avremmo corso il rischio che il contagio si ripresenti con la forza e la massa che siamo finora riusciti a contenere. E produrrebbe danni pesanti. Dobbiamo continuare a lavorare tutti per evitare che i contagi riesplodano», ha rilanciato il commissario. Concludendo poi che «noi stiamo lavorando per prepararci alla cosiddetta fase 2, per quando essa arriverà». E nel frattempo, «il commissario straordinario e i suoi uffici e la Protezione civile continueranno ad essere i bracci operativi di questa fase. E dovranno contribuire a conseguire obiettivi», ha detto ancora. Infine: «Avevamo l’obiettivo di raddoppiare i posti letto di terapia sub intensiva o come è meglio dire i posti letto delle malattie infettive e pneumologiche. Erano 6.525 all’inizio della crisi, oggi sono 35.903. Non li abbiamo raddoppiati: li abbiamo incrementati di sei volte».
ma questi scienziati che non ne hanno indovinata una, si mettessero a trovare un vaccino, visto che hanno studiato per questo,a al nostro PARLAMENTO di decidere di chiudere o aprire,io sono ITALIANO e accetto solo le decisioni del mio PARLAMENTO,non del presidente del consiglio(notate le maiuscole)