Conte proroga le misure restrittive fino al 13 aprile: «Non so se dopo inizierà la “convivenza col virus”»
«Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di risparmiare i sacrifici a cui si è sottoposti». Come da copione, Giuseppe Conte, annuncia in conferenza stampa di aver firmato il decreto che proroga fino al 13 aprile 2020 le misure sull’emergenza da coronavirus.
Conte: la priorità è la tutela della salute
«Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive sin qui adottate. Ma, ripeto, non siamo ancora nella condizione di potere iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa».
«Stiamo affrontando un nemico invisibile, sconosciuto alla politica e anche agli stessi scienziati. A guidarci ci sono i valori costituzionali come i diritti fondamentali dei cittadini. Quindi il decisore deve cercare di leggere e interpretare, sulla base dei dati scientifici, i bisogni della propria comunità. La priorità è la tutela della salute, e contemporaneamente cerchiamo di ottemperare le necessità dell’economia».
La fase due sarà la convivenza col virus
Conte spiega che «lo sforzo che stiamo facendo ci consentirà di valutare una prospettiva. Nel momento in cui il consiglio degli esperti ce lo permetterà cominceremo con l’allentamento delle misure. Non posso dirvi se sarà dal 14 aprile, non sono ancora nelle condizioni di farlo. Valutando quello che succederà, inizieremo a valutare la prospettiva di una fase 2, quella della convivenza con il virus. Poi la fase 3 che è quella dell’uscita dell’emergenza con il ripristino delle attività lavorative e sociali».
L’appello a restare a casa
«Invito tutti a continuare a rispettare le misure», continua Conte. «C’è una sparuta minoranza che non lo fa. Per queste persone sono previste multe onerose e severe perché non ci possiamo permettere che qualche irresponsabile possa comportare danno nei confronti di tutti. Mi dispiace che queste nuove misure capitino in una solennità come la Pasqua, purtroppo dovremo affrontare anche questi giorni di festività con questo regime restrittivo».
Conte aggiusta il tiro sulle passeggiate con i bambini
Poi Conte torna sulla circolare del Viminale. E ci mette una pezza: «Noi non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. In fase di interpretazione abbiamo semplicemente detto che se ci sono minori e se un genitore va a fare la spesa, allora quei minori possono accompagnare il genitore. Ma questo non vuol dire andare a spasso».
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https://www.youtube.com/watch?v=6kr5GgJe4eA
#14 aprile 2020 io esco
DOPO IL 14 MAGGIO IO ESCO CON LA MASCHERINA,IO HO FATTO MIEI 60 GG CHIUSO IN CASA,EBBENE IO NON HO PIU NESSUNA INTENZIONE RIMANERE CHIUSO IN CASA 3 4 5 6 MESI QUELLO CAPITA CAPITA,MI SONO STANCATO PAROLE PAROLE ,LA GENTE DEVE VIVERE E BISOGNA PARTIRE.CORAGGIO PARTIRE CON TUTTE ATTIVITA’
Si esce quando si può non quando si vuole
Perché dr. Conte, secondo Lei, siamo sempre Noi ITALIANI a non capire il senso di quello che dite al governo?
Mi riferisco all’uscita dei bambini, per l’ora d’aria, però oggi corregge li tiro?
Stiamo già convivendo con il virus: il vostro governo di incapaci.