C’era un piano segreto contro la pandemia. Il governo lo ha tenuto nascosto per non creare il panico

21 Apr 2020 17:35 - di Redazione

C’era un piano segreto pronto dal 20 gennaio per evitare la catastrofe sanitaria dovuta al Covid 19. Ma il governo ha ritenuto di tenerlo nascosto per non creare il panico tra la popolazione. Senza misure di contenimento, l’Italia avrebbe avuto tra 600 ed 800 mila morti, ma sarebbe stato meglio- ammette il ministero della Sanità – chiudere tutto da subito.

Lo dice al Corriere della Sera Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria. Si apprende così che nel mese di gennaio, ad inizio epidemia, dal ministero della Salute era uscito un “piano nazionale di emergenza” per contrastare il Coronavirus: il documento segreto contiene tre diversi scenari per l’Italia, uno dei quali troppo drammatico per essere divulgato. Per questo motivo il piano è stato secretato. Lo scenario è stato scongiurato perché, sia pure con un mese di ritardo, sono state attivate le misure del distanziamento sociale, il cosiddetto lockdown.

Secondo Andrea Urbani non c’è stato alcun vuoto decisionale: “Già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano secretato e quel piano abbiamo seguito. La linea è stata non spaventare la popolazione e lavorare per contenere il contagio“. La Lombardia però non è stata risparmiata dallo tsunami sanitario. “Si può sempre fare meglio, ma siamo stati investiti da uno tsunami, che ha colpito l’Italia come primo Paese in Europa” ha risposto Urbani ammettendo che “con il senno di poi, sarebbe stato meglio un lockdown immediato. Ma, allora, c’erano solo i due cittadini cinesi e si è deciso di assumere scelte proporzionate“.

In una circolare inviata a Regioni e ministeri la direzione generale della prevenzione sanitaria avvertiva sui sintomi della polmonite da coronavirus. La circolare conteneva anche le raccomandazioni dell’Oms che oggi fanno venire i brividi: “L’Oms raccomanda di evitare qualsiasi restrizione ai viaggi e al commercio con la Cina in base alle informazioni attualmente disponibili su questo evento“. Il 30 gennaio, il governo italiano ha fermato i voli diretti con la Cina.

Sul piano segreto chiede chiarezza Adolfo Urso, senatore di FdI e vicepresidente del Copasir. “Il presidente del Consiglio chiarisca per quale ragione il Parlamento non è stato informato riguardo l’esistenza di un Piano nazionale di emergenza con tre scenari per l’Italia per contrastare l’epidemia di Covid-19, di cui oggi ne dà notizia sulla stampa il direttore generale del ministero della Salute, e che sarebbe stato secretato”.

“Nel corso di questi mesi – continua il senatore Urso – di emergenza sono state numerose le omissioni, le sottovalutazioni, le incertezze e le contraddizioni, soprattutto nella fase iniziale quando, invece, sarebbe stata assolutamente necessaria una risposta tempestiva e competente. Per questo è indispensabile fare chiarezza su quanto accaduto e deciso in quel periodo, sui ritardi che sono stati accumulati ma soprattutto perché se davvero era stato predisposto un piano il governo non l’abbia attivato tempestivamente”.

Infine, il vicepresidente del Copasir chiede al premier di attivarsi “formalmente per richiedere alle autorità cinesi maggiori informazioni e una completa trasparenza sulle cause e sulla gestione del diffondersi del virus, così come stanno facendo altre Nazioni come Stati Uniti, Germania, Francia e Gran Bretagna”.

Commenti

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  • Maria Lucia 30 Aprile 2020

    Se oggi 30 aprile ,nonostante i morti,nonostante le continue raccomandazioni alla prudenza c è chi inneggia all’ apertura di tutto,non oso immaginare che sarebbe successo se fosse stato dato l’ allarme e le varie restrizioni prima :sicuramente molti più decessi e incoscienti in giro.!!!!

  • Andi 24 Aprile 2020

    Hanno giocato con la nostra salute probabilmente cerano troppi anziani e le pensioni si devono pagare cosi e stato ladri di vite e soldi

  • Lisa 23 Aprile 2020

    Sono una signora perspicace l’avevo capito da sola in gennaio che in Italia ci sarebbe stata una catastrofe con questo governo, avevo guardato video girati a Whuan SONO STATI ZITTI PER IDEOLOGIA NON PERCHÉ SI PREOCCUPAVANO PER GLI ITALIANI, hanno voluto passare per buoni, e questo si evince per le dichiarazioni che hanno rilasciato, È solo un’influenza, siamo umani #abbracciamo un cinese intanto il virus dilagava . Sono da condannare.

  • Gianna Bonesso 23 Aprile 2020

    Si dovrebbero dimettere e con tante scuse.Nessuno ci potra’ far dimenticare chi abbiamo perduto,insieme alla liberta’,al lavoro.Vogliamo venir risarciti per gli errori della Cina e per l’indifferenza di questo governo per il nostro paese.

  • mariangela 22 Aprile 2020

    E’ talmente grave che non riesco a crederci, le persone che hanno giocato con la nostra vita si meritano una sofferenza ed un rimorso che li accompagni per tutta la loro esistenza. Vergogna!!!

  • Pinuccia 22 Aprile 2020

    Se da gennaio sapevano della gravità del virus il presidente del Consiglio doveva parlare alla nazione e chiudere il più velocemente possibile il Paese. Invece sono rientrati i cinesi senza alcun controllo, sindaco di Milano e politici sui Navigli, ma soprattutto aver permesso in piena pandemia (19/2) la partita Atalanta/Siviglia allo stadio SanSiro di Milano (competenza sindaco). Una vera bomba atomica che ha fatto incontrare i milanesi con 45000 bergamaschi. Risultato: un esercito di persone che hanno infettato parenti, amici,vicini di casa, colleghi……..Bergamo-Milano lo stesso risultato:migliaia di morti
    Non volevano allarmare il Paese? Nascondendo la verità cosa hanno risolto?
    Però ora li vediamo in TV ogni minuto, tutto e il contrario di tutto.

  • Antonio Giovanzana 22 Aprile 2020

    La “colpa” maggiore è ascrivibile alla mancanza di PESO POLITICO del Ministro Speranza che avrebbe ,da subito,dovuto indicare un PORTAVOCE ufficiale che desse indicazioni chiare e univoche a tutta a ” filiera” della salute,indicando percorsi diagnostici e terapeutici AGGIORNANDOLI via via che l’osservazione Clinica avesse fornito nuovi input.

  • antonio 22 Aprile 2020

    piano segreto .ah.ah.ah. con questi imbecilli al governo di segreto c’è solo il loro cervello.

  • Francesco Ciccarelli 22 Aprile 2020

    Se questo piano fosse diventato di dominio pubblico, avrebbe scatenato reazioni isteriche inimmaginabili! Ma non capisco bene la raccomandazione dell’OMS: riteneva che si potesse continuare tutto normalmente?

  • federico 22 Aprile 2020

    era un piano, o semplicemente uno scenario? questo governo e la maggior parte dei governatori, sapientoni, ecc. non sono capaci a fare piani

  • Vittorio 22 Aprile 2020

    Forse è il peggiore attentato alla salute pubblica fatto all’Italia dai governanti moderni.
    Inoltre, è un gravissimo attentato all’intelligenza degli italiani e alla loro capacità di comprensione, specie quando è in ballo la loro vita. Non a caso siamo i più grandi consumatori di medicine, anche se spesso se ne abusa scriteriatamente, ma è anche indice che ci teniamo fermamente alla nostra salute.
    Di sicuro, se un tale rischio del Coronavirus fosse stato annunciato, questo sì a reti unificate, dalla massima autorità Italiana, il Presidente della Repubblica, non di certo dal suo Primo Ministro, una figura errabonda nello scenario politico italiano, esponendo la gravità del pericolo incombente, gli Italiani avrebbero capito che si era di fronte a quella famosa “ora” delle decisioni..
    Naturalmente, l’annuncio dall’interessato non si sarebbe dovuto svolgere con quei suoi usuali toni pseudo paternalistici e pieni di una retorica ormai asfissiante, ma con quella capacità solenne e nello stesso convincente che il suo ruolo esige quando si profila il rischio di una tragedia immane tale da mettere a rischio la sopravvivenza di gran parte dei cittadini Italiani.

  • Carla 22 Aprile 2020

    Chiara politica di incapaci, certo era meglio chiudere tutto subito, ci sarebbero stati meno morti.

  • Carlo Cervini 22 Aprile 2020

    Di errori ed omissioni ne sono stati fatti troppi fin dall’inizio sia dal Governo che dalle Regioni; ci siamo illusi di avere una Sanità pubblica efficiente, invece come la scuola e l’Università era diventata, salvo poche eccellenze limitate, il solito stipendificio della politica.
    Tutto quello che va in mano allo Stato, prima o poi diventa una cloaca burocratica con sperperi a volontà. Nel post Covid 19 bisognerà rivoltare il Paese come un calzino a costo di doversi dimettere in massa dal Parlamento……………che ormai è diventato l’abbeveratoio dei cavalli dei Soviet.