Persino Gentiloni è diventato euroscettico: «Niente bond condivisi, progetto Ue a rischio»
Hanno fatto diventare euroscettico persino Paolo Gentiloni. L’emissione di “eurobond per mutualizzare il debito non verrà accettata“. E il progetto europeo, a questo punto è ” a rischio”. Così il commissario Ue per gli Affari economici, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital. Qualche mese a Bruxelles ha evidentemente insegnato a Gentiloni che l’egoismo germanico è insuperabile.
“Nella dinamica tra gli Stati europei sono prevalse chiavi di lettura figlie della crisi precedente. Capisco che veniamo da 10 anni di contrapposizioni. Il punto è che questa discussione non è adeguata alla situazione. Bisogna fare tutti gli sforzi per superare lo stallo” .
Il fatto è che “rischia di tramontare il progetto europeo“. “Non solo quello della grande Europa federale. Se questa crisi diventa un fattore di aumento delle differenze, sarà molto difficile tenere insieme il progetto europeo”.
Poi Gentiloni prova a darsi coraggio. “Sono fiducioso che una via di condivisione alla fine si possa trovare”. Sul Mes poi dà ragione alla Merkel. “Non è la Spectre, è uno strumento che è stato condiviso”. “Il dibattito ora è sulle condizionalità”. Alla fine però prevale il pessimismo. “Sinceramente non sono molto ottimista sull’esito di questa discussione. Per questo sposterei la discussione su come finanziamo i nostri obiettivi”.
“Credo che bisogna ancora scommettere sul fatto che alla fine soprattutto da parte della Germania si arrivi alla comprensione di una situazione nuova“, continua Gbnetiloni aggiungendo: “È una visione antica, purtroppo la conosciamo a memoria: ci sono Paesi che insistono molto sulla necessità di eliminare i rischi e mettono l’accento solo sul debito pubblico e Paesi come l’Italia che mettono l’accento sul condividere questi rischi”.
Alla fine una stoccata a Conte che ha provato ad alzare al resta con la Merkel.”Fare da soli? Nessuno se lo può permettere. Paesi più forti e più deboli sono accomunati dal fatto che il livello di integrazione, la moneta unica ci hanno dato una dimensione di garanzia ma anche una capacità di export che nessuno può permettersi di perdere se non con danni irreversibili”. E tanto basta.
Ma ha capito solo ora?
Bravo il nobile buffone comunista di corte europea.
Joseph Fouché fu un famoso alto funzionario francese, prima monarchico, poi giacobino, in seguito bonapartista e, da ultimo, ancora monarchico. Il nostro eroe, nato nobile, è un conte, divenne giacobino di Lotta Continua, poi democristiano ed attualmente compagno, ma non sono ancora convinto che sia finita qui.
Toglietegli la cittadinanza Italiana, e vediamo se i Tedeschi gli danno la loro…
“Il coraggio, chi se lo puo’ dare?…”
E BRAVO IL NOSTRO DON ABBONDIO!
Andasse a nascondersi!
Ma fattene una a quattro mani…come le scimmie, insulso politicante da quattro soldi!
Sicuramente dovranno rendere conto a questo popolo, coloro che hanno votato ed applaudito ad Ursula von Der Layer. Oppure pensano che basterà articolare i soliti e ritriti sofismi per sottrarsi al giudizio degli italiani ? Stavolta i cittadini esasperati andranno davanti al palazzo per aprire le loro zucche vuote come scatole di sardine !!!