Parlano i numeri: sono 500mila i negozi aperti, oltre 230mila quelli alimentari 

20 Mar 2020 10:36 - di Redazione
negozi

Sono circa mezzo milione i negozi rimasti aperti in base al decreto del governo anti-coronavirus. Fra questi, più di 230mila riguardano il settore alimentare. Che assicura una copertura capillare sull’intero territorio nazionale. È quanto mostra una elaborazione di Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio. Anche su questi dati si discute, perché forte è la richiesta di misure più restrittive.

In Campania il maggior numero di negozi alimentari

Il maggior numero di negozi di prodotti alimentari si trova in Campania (quasi 33mila con 37mila dipendenti). La regione vanta la maggior rete a livello nazionale di piccoli esercizi commerciali al dettaglio (oltre 19mila). I minimarket  sono quasi 11mila e i negozi di prodotti surgelati 633.

In Lombardia il record di ipermercati e supermercati

Di “taglia” maggiore sono invece gli oltre 25mila esercizi alimentari della Lombardia, seconda per diffusione di punti vendita di questo settore, al cui interno lavorano oltre 82mila dipendenti. Non a caso questa regione vanta il maggior numero di ipermercati attivi nel Paese (212 con 23mila dipendenti), ai quali si affiancano 2.100 supermercati, in cui lavorano 38mila persone. Non mancano però anche i negozi di vicinato: quasi 15mila quelli presenti sul territorio con 12mila dipendenti.

Nel Lazio i discount hanno quattromila dipendenti

Ampia la disponibilità di esercizi commerciali dedicati al cibo e alle bevande anche nel Lazio: oltre 24mila quelli presenti con 44mila dipendenti. Nella regione si concentra il maggior numero di discount a livello nazionale: 363 con quasi 4mila dipendenti. Il Lazio è anche al secondo posto per diffusione di Ipermercati (90 con quasi 2 mila lavoratori) e al terzo posto (dopo Campania e Sicilia) per presenza di supermercati (oltre 2.500 con più di 21mila lavoratori).

La situazione in Puglia e Sicilia

A seguire per capillarità di punti vendita alimentari la Sicilia (quasi 21 mila con oltre 32 mila dipendenti e il primato nazionale per numero di supermercati) e la Puglia (oltre 18mila e 28mila lavoratori).

I negozi di articoli sanitari e di igiene

Sfiorano quota 47mila e i 96mila dipendenti le farmacie, parafarmacie e i punti vendita dedicati agli articoli sanitari e per l’igiene ai quali i provvedimenti di contrasto al coronavirus chiedono di restare aperti al pubblico. I numeri più elevati si trovano in Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia e Puglia. La Lombardia ha il numero maggiore di farmacie, la Campania quello delle parafarmacie e di punti vendita di articoli medicali e ortopedici, la Sicilia quelli di prodotti igienico-sanitari.

Commenti

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  • fazio 20 Marzo 2020

    Se come dicono vogliono mettere una restrizione sugli orari dei supermercati sono dei pazzi, invece devono fare il contrario altrimenti ci sarà più affollamento presso tali esercizi come i mezzi pubblici meno ne girano e più saranno affollati da pendolari. Questi politici ragionano con i piedi piuttosto che con la testa.