Fontana: “Oggi i numeri non sono buoni. Contagi in aumento, siamo a 2500. E basta polemiche sui tamponi”

26 Mar 2020 17:28 - di Redazione
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“Oggi i numeri non sono belli, il numero di contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi, siamo sui 2.500″. Parola di Attilio Fontana. “Noi speravamo non si verificasse un aumento di questo genere. Ma dovremo ora valutare e capire se si è trattato di un fatto eccezionale. O se invece il trend dell’aumento ricomincia e in questo caso sarebbe abbastanza imbarazzante”.

Fontana: oggi notizie non buone

Così il governatore della Lombardia davanti alla stampa. Rispondendo a chi gli chiedeva se i dati indicano che si è raggiunto un picco, ha precisato: “Non sono in grado di dare valutazioni. Devono essere date dai tecnici, io personalmente sono preoccupato”.

Quanto alla zone lombarde maggiormente colpire dai nuovi contagi, Fontana ha precisato che “il lavoro di analisi non è ancora concluso” e che i dati odierni verranno comunicati stasera dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera.

“Non accetto critiche sui tamponi”

Poi ha aperto il doloroso file sui tamponi. “Qualcuno sta sollevando una serie di polemiche assolutamente infondate. Che contribuiscono ad alimentare insicurezza e angoscia nei cittadini. Questo non mi va bene e non è accettabile. Faccio riferimento alla questione dei tamponi sui quali si stanno facendo delle speculazioni vergognose”.

La Regione Lombardia  ha rigorosamente seguito i protocolli dettati dall’Iss. E dall’organismo scientifico che collabora col ministero. Il 27 febbraio hanno mandato un’indicazione su come ci si doveva comportare e questa indicazione conclude che ‘in assenza di sintomi il test non appare al momento sostenuto da un reazionale scientifico. In quanto non fornisce un’informazione indicativa ai fini clinici e potrebbe essere addirittura fuorviante. Qualora dovessero emergere nuovi dati si procederà a una revisione del documento elaborato. “La disposizione – scandisce Fontana – è che i tamponi devono essere riservati ai sintomatici. Tutti gli altri tamponi sono ritenuti addirittura fuorvianti. La Lombardia è stata la regione che ha fatto il maggior numero di tamponi nel nostro Paese”.

E i tamponi ai medici? “Il numero dei test che vengono effettuati ai sanitari in Lombardia è già aumentato”, assicura il governatore. “Da lunedì abbiamo iniziato con i provvedimenti ad aumentare il numero dei tamponi. E sempre lunedì abbiamo mandato all’organismo tecnico un’indicazione. Visto però che c’è questo movimento tellurico in Lombardia,  gli abbiamo chiesto se dobbiamo cambiare le regole. Se ci diranno di sì noi lo faremo”.

“Pronto a cambiare strategia”

Sui tamponi “siamo certamente pronti a cambiare strategia”. Si è detto pronto a fare tutto quello che dice l’Iss ma a due condizioni. “La prima è che mi dia tutto il necessario per eseguire le tamponature. La seconda è che si tenga che conto del fatto che i laboratori della Regione, che lavorano a tempo pieno, riescono a processare come massimo 5mila tamponi al giorno”.

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