Cittadinanza onoraria al criminale Ocalan, ora la Turchia invaderà anche il Molise?

7 Mar 2020 13:34 - di Antonio Pannullo
Ocalan

La Turchia furiosa con il comune di Fossalto, 1200, persone, che anziché occuparsi dei problemi di un piccolo centro, trova il tempo di dedicarsi a Ocalan. Chi si ricorda di Abdullah Ocalan? Inspiegabilmente, se lo ricorda il piccolo comune molisano di Fossalto, che gli ha concesso, chissà perché, una onorificenza. Ossia la cittadinanza onoraria. E non è stato l’unico comune a condergliela. Altri 5 o 6 comuni hanno preso la stessa decisione. Una decisione frutto di motivazioni politiche. La storia risale al 1998, quando Ocalan chiese asilo politico in Italia. Allora governava D’Alema. Il suo avvocato fu Giuliano Pisapia. Ocalan fu sostenuto sempre dalla sinistra più estrema in Italia.

Ocalan è il leader per partito comunista curdo

Giova ricordare che Ocalan è il leader del Pkk, il Partito comunista curdo dei lavoratori. Un partito che fa la lotta armata. Erroneamente è spesso indicato come leader dei curdi. Il Pkk è solo uno dei tanti partiti curdi, però è minoritario, ed è quello che ha imboccata la strada della lotta armata. Bombe in luoghi pubblici, attentati suicidi, assassinii, sequestri di persona, anche di occidentali. Tutt’altra cosa dalle false motivazioni dei comuni gli hanno dato la cittaidnanza onoraria: Gandhi, Mandela, la pace, e altre falsità. Non è così. Ocalan è un nazionalista curdo che è ricorso alla violenza, contrariamente agli altri partiti curdi, che sono la maggioranza, che lottano democraticamente per il popolo curdo. E – giustamente – è in carcere dal 1999.

Il terrorista è in carcere dal 1999

Ocalan ha vanificato, coi suoi atti criminali, la lotta democratica dei curdi per avere uno Stato. La vicenda curda è troppo complessa per poterla qui riassumere, ma basti dire che gli stessi curdi, che sono 20 milioni nella sola Turchia, detestano Ocalan e il suo gruppo di guerriglieri terroristi del paramilitare Pkk. Quindi, ai comuni che hanno dato l’onoricienza a Ocalan suggeriamo di studiare la storia, e non solo le circolari dei loro partiti. Tra l’altro, il Pkk è inserito da Usa e Ue nella lista dei movimenti terroristi.

Ma sui curdi Erdogan ha torto

Insomma, è possibile che per una volta il dittatore Erdogan abbia ragione? Questo è difficile, però è vero che in Turchia Ocalan e i suoi si sono macchiati di crimini atroci. Ai comuni italiani che hanno concesso la cittadinanza a un terrorista comunista suggeriamo di ritirare subito la loro improvvida decisione politica e di occuparsi delle buche nelle loro strade. La politica estera la facciano fare al parlamento. Anche perché non sanno di cosa parlano.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Remo Balestra 8 Marzo 2020

    chiunque usi la violenza,èun criminale, OCALAN,come ERDOGAN, sono due assassini , questa è la realtà uno comunista e l’ altro ISLAMICO, nulla di nuovo sotto il sole….