Burioni fa gli auguri a Zingaretti: il virus è democratico, non guarda in faccia a nessuno….

7 Mar 2020 16:10 - di Domenico Bruni
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Roberto Burioni è chiarissimo: state a casa, solo così si sconfigge il contagio. “Faccio a Zingaretti cari auguri di guarire presto e bene. Il suo contagio ci mostra quanto sia difficile da contenere questa infezione, quanto ognuno di noi debba fare la sua parte. E dimostra anche quanto il nuovo coronavirus sia democratico, perché colpisce tutti: gente comune, medici, politici, giornalisti”. A dirlo all’Adnkronos Salute il virologo Roberto Burioni, commentando la positività al coronavirus di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.

Burioni: ognuno di noi deve ostacolare l’epidemia

“La malattia di una persona conosciuta – aggiunge Burioni – ci ricorda che ognuno di noi deve fare di tutto per ostacolare l’epidemia: evitando i rapporti umani e limitandosi agli spostamenti strettamente indispensabili. Le prossime due settimane saranno decisive”. “Si può andare al lavoro, al supermercato, ma non è il momento per cene, aperitivi, concerti, palestre. Bisogna stare a casa. E quando si esce bisogna sempre stare a un metro di distanza dalle altre persone, non dare strette di mano e lavarsi spesso le mani. Tutto quello che è possibile fare online, dobbiamo farlo on line”.

Tutto ciò che è possibile fare online, facciamolo online

“Ad esempio farò la presentazione del mio libro, insieme al mio collega Pierluigi Lopalco, sui social, martedì mattina”. Burioni prosegue: “Vogliamo dare l’esempio alle persone e si potranno fare domande a me e a Lopalco. Speriamo che questo libro, i cui proventi andranno alla ricerca contro il nuovo coronavirus, possa essere uno strumento per far capire qualcosa in più”, prosegue. “Bisogna ribadire alcuni punti fondamentali – spiega – come il fatto che questa non è un’influenza, è qualcosa di molto più grave. Altro punto importante, non è vero che non si muore di coronavirus: si muore di coronavirus e soprattutto oltre che morire si finisce in rianimazione. E se saturiamo i posti nelle rianimazioni moriranno sia i pazienti con Covid-19 sia chi ha un infarto o un trauma”.

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