Al Gemelli è nato Noah, bimbo di una mamma romana positiva al Covid. Tutti e due stanno bene

28 Mar 2020 16:40 - di Redazione

Sta bene Noha, un bimbo di 3 chili e 300 grammi nato giovedì mattina al Gemelli di Roma da una mamma Covid positiva, figlio di una coppia romana. A rassicurare sulle sue condizioni è Giovanni Vento, direttore di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.

Il bambino, appena nato, è stato trasportato nelle stanze a pressione negativa allestite presso la pediatria del Gemelli e posto in incubatrice. Il primo tampone naso-faringeo di Noah, effettuato subito dopo la nascita, è risultato negativo. Ne verrà ripetuto un altro, come da protocollo, a cinque giorni dalla nascita, cioè lunedì. Anche la mamma di Noah è in buone condizioni, nonostante presenti una polmonite da Covid.

Il bimbo è nato col cesareo

Il bimbo è nato con taglio cesareo elettivo, eseguito per indicazione materna (la donna aveva già avuto in precedenza un taglio cesareo). Il taglio cesareo – riferisce una nota – non è indicato elettivamente in caso di mamma con infezione da Covid. Il piccolo Noah è stato separato dalla mamma subito dopo la nascita. “In questi casi – spiega il professor Vento – non è consigliato il bonding (il contatto ‘pelle a pelle’). E’ preferibile evitarli, per minimizzare il rischio di trasmissione dell’infezione. Noah sta bene e beve dal biberon il latte raccolto dalla mamma, visto che non c’è evidenzia di trasmissione del virus attraverso il latte materno. Il piccolo per ora è ancora separato dalla mamma, ma ci auguriamo di poterli ricongiungere appena possibile e allora il bambino potrà essere allattato direttamente al seno materno”.

“La gravidanza – spiega Antonio Lanzone, direttore di Ostetricia e Patologia ostetrica del Gemelli Irccs – non viene complicata in maniera peculiare dal coronavirus. Le donne che contraggono l’infezione da Covid-19 in gravidanza infatti sembrano comportarsi in maniera simile a quelle colpite da altre virosi, anche perché nella maggior parte dei casi le donne gravide con infezione da Covid-19 presentano sintomi lievi”.

Le donne in gravidanza e la sicurezza

“Da subito il Policlinico Gemelli, per la sua policy di centro di riferimento regionale per le gravidanze Covid (insieme al Policlinico Umberto I di Roma) – sottolinea – ha applicato alle donne in gravidanza un criterio di eleggibilità al tampone faringeo molto più ampio rispetto ad altre categorie di pazienti. Il tampone viene cioè fatto a tutte le gravide con sintomi respiratori anche sfumati, senza bisogno che vi siano febbre elevata e tosse importante”.

Per mettere in sicurezza tutte le donne in gravidanza, il Gemelli ha organizzato due percorsi separati. Se la paziente è Covid positiva, viene immediatamente avviata in un zona di isolamento, dotata al momento di 12 letti. Se la paziente con infezione da Covid-19 è in travaglio, va avviata in una stanza appositamente predisposta in sala parto, con un percorso, anche in questo caso diverso e separato, rispetto a quello alle altre donne in gravidanza. Viene predisposta anche una sala operatoria ad hoc per eventuale esecuzione di tagli cesarei.

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