Via della Scrofa, dove la verità sulle Foibe e sul martirio italiano resta incancellabile
Le foibe e la vergogna revisionista. Una tragedia italiana sporcata dalla polemica di chi avrebbe invece tacere. Ma ci sono luoghi in cui la verità è sempre stata rivelata, anche quando tutti tacevano. E’ via della Scrofa, dove ha militato per tantissimi anni chi ha versato lacrime per il sangue italiano sul confine orientale.
E domani, nel Giorno del Ricordo, sarà allestita una mostra proprio in via della Scrofa, al civico 43. Lunedì quella storia drammatica sarà davanti a noi, ancora una volta, nella sede della fondazione An – in continuità con la battaglia nel Palazzo e nel territorio per tantissimi anni – su iniziativa del gruppo Ecr al Parlamento Europeo.
La mostra sulle foibe a via della Scrofa
Alle 10 del 10 febbraio in via della Scrofa 43 sarà presentata – informa la pagina Fb 7colli – la mostra intitolata “una storia italiana, una storia europea”. La pulizia etnica del maresciallo Tito contro i nostri connazionali. Per ricordare le Foibe e l’esodo. E quei troppi anni trascorsi senza fare luce, senza conoscere la verità. A battersi, disperatamente, solo le associazioni degli esuli e la destra italiana.
L’iniziativa dei Conservatori europei
Va dato merito della promozione dell’evento all’on. Nicola Procaccini, deputato europeo di Fratelli d’Italia, iscritto al gruppo dei conservatori Ecr a Strasburgo. Poi, gli ospiti della manifestazione. I deputati nazionali di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini e Federico Mollicone, il direttore del Secolo D’Italia Francesco Storace, il presidente della fondazione An Giuseppe Valentino, il presidente della Federesuli Antonio Ballarin e il curatore della mostra Emanuele Merlino.
L’iniziativa coincide con le pesantissime polemiche innescate dalle vergognose tesi diffuse dall’Anpi. In questi giorni si sono registrate frasi particolarmente aspre e persino in luoghi istituzionali come il Senato della Repubblica da parte dell’Anpi. Ed è bene invece rispondere con rispetto per la verità storica a chi pretende di negarla ogni giorno. Quei Martiri non scelsero una guerra, furono assassinati perché italiani.
Ogni commento sulle tesi revisioniste e vergognosamente antistoriche diffuse dall’ ANPI, sono di un indefinibile basso rispetto altrui.