Si sciolgono gli “Irriducibili” della Lazio. E ricordano Diabolik: “Leader carismatico”

27 Feb 2020 12:14 - di Redazione

Gli Irriducibili della Lazio si sciolgono, dopo 33 anni. “Da oggi ci sarà una svolta epocale. Senza precedenti per la Nord. Per la prima volta in curva sarà presente soltanto uno striscione, dietro il quale si identificherà tutta la tifoseria laziale: Ultras Lazio. Con la stessa voglia di sempre. Stesso entusiasmo, stessa adrenalina. E, soprattutto, con lo stesso spirito di quelli che eravamo, siamo e saremo”. Lo scrivono gli Irriducibili nel comunicato in cui annunciano il loro scioglimento dopo 33 anni. “Sempre irriducibili dentro, perché il futuro è solo il ricordo di uno stupendo passato…”, concludono.

Il comunicato degli Irriducibili

“Come per tutte le cose della vita, esiste un inizio e, inevitabilmente, una fine. C’è un tempo per tutto. Anche su quelle storie fantastiche, gloriose, prima o poi, cala il sipario. L’importante è averle vissute queste storie. Da protagonisti, da leoni, anche pericolosamente. Senza rimpianti, senza rimorsi. E allora, ad maiora Irriducibili!”. Inizia così il lungo comunicato con cui si scioglie lo storico gruppo ultras della Lazio. “Proprio così, dopo trentatré anni abbiamo deciso di sciogliere il gruppo che ha scritto pagine importanti di storia, gloriose, che ha semplicemente rivoluzionato il panorama ultras, non soltanto italiano, ma anche internazionale”, proseguono gli Irriducibili.

Il ricordo di Diabolik

Nel comunicato gli Irriducibili ricordano uno dei loro leader, Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come ‘Diabolik’. “Un gruppo invidiato dal mondo intero che, purtroppo, ha perso 7 mesi fa uno dei suoi e dei nostri leader più carismatici: Fabrizio”, scrivono.

Che ricordano la loro storia. “Momenti esaltanti, difficili, giorni felici e tristi. Momenti che ci hanno fatto sentire vivi in un mondo di morti. Tutto è iniziato quell’ormai lontano 18 ottobre 1987, quando, in un tranquillo Lazio-Padova, apparve sulle gradinate dello Stadio Olimpico lo striscione Irriducibili. 10 metri di stoffa, scritta bianca, sfondo blu. Un nome che diventerà ben presto il nostro simbolo. Il nostro guanto di sfida al mondo intero”.

Ed ancora, ricordano: “Il corteo di San Benedetto del Tronto è ancora vivo nelle menti di tutti. Le trasferte di Bergamo, Brescia, Napoli e Catanzaro tra tutte, lo scudetto conquistato a via Allegri, gli scontri con le altre tifoserie, le rivalità. Le iniziative benefiche e la solidarietà.

“Non siamo cani perché senza padrone! Non siamo sciolti, Irriducibili ci unisce”, recita uno striscione dei primi anni apparsi sulla Nord dello Stadio Olimpico.

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