”La vita ai tempi del coronavirus”: Mattino 5 fa parlare i cittadini. Troppa confusione dal governo (video)

29 Feb 2020 13:59 - di Eugenio Battisti

fabbrica del mattino 28 febbraio

La nuova puntata di #FabbricaDelMattino con Francesco Vecchi e tutti i vostri commenti sul tema di oggi: la vita ai tempi del coronavirus.

Pubblicato da Mattino 5 su Venerdì 28 febbraio 2020

La vita ai  tempi del coronavirus.  La Fabbrica del Mattino, il nuovo format di attualità di Mattino 5, punta i riflettori sull’allarme di queste settimane. Che ha scatenato uno tsunami. Forse eccessivo. Sicuramente pericoloso per la nostra economia diffusa. E per la credibilità del nostro Paese fuori dai confini.

Coronavirus, Mattino 5 fa parlare i cittadini

Si fanno parlare i telespettatori per capire come hanno vissuto sulla loro pelle il panico da coronavirus. «Abbiamo avuto notizie  discordanti – dice il conduttore – ma non è colpa della stampa. Di sicuro in una settimana i casi sono aumentati. Mentre ora molti sindaci stanno riaprendo le attività».

«È  troppo presto dare il via libera, per tornare alla normalità», è uno dei commenti letti in studio. «Allarmismo eccessivo, dobbiamo ripartire», è il giudizio di Paolo. «Basta con la paura. Dobbiamo sbloccare. Certo si ricomincia con un’ansia accumulata», scrive Vriginia. «Tutto sbagliato. Siamo sicuri che non si poteva evitare questo tracollo?», si chiede Gloria.

Gli errori di Conte e le ricadute economiche

Poi il servizio da Venezia. «Una città deserta, fantasma», chiosa il conduttore. Ma il disorientamento era inevitabile visto che il governo ha navigato a vista. Tra gaffe e stop and go. «Prima ci hanno detto “niente paura”, poi il cordone di sicurezza intorno alle città. Poi la paralisi di ogni attività produttiva. Forse il premier Conte avrebbe semplicemente dovuto dire “questa è la siturazione, il virus non è letale, però dobbiamo rallentare il contagio. Prendiamo misure per qualche giorno…”». Forse, non ci aremmo catapultati nei supermarket come fossimo in guerra.

 

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