Coronavirus, si sblocca la situazione di Niccolò: “Torna sabato”. Resta il giallo sul caso diplomatico
Sembra essersi sbloccata la situazione di Niccolò, il 17enne di Grado rimasto bloccato per due volte a Wuhan perché febbricitante. Fonti della Farnesina hanno fatto sapere che l’aereo militare che dovrà riportarlo a casa partirà domani, dopo le autorizzazioni arrivate dalla Cina. L’arrivo del ragazzo, risultato negativo al coronavirus, in Italia è atteso per sabato.
L’attesa per Niccolò e il braccio di ferro con la Cina
Le rassicurazioni sulla sorte dell’adolescente sono arrivate dopo che, in mattinata, era trapelata la notizia di una opposizione di Pechino all’arrivo a Wuhan del nostro volo militare. Ufficialmente lo stop era stato motivato dalle autorità cinesi con ragioni tecnico-logistiche. Tutti gli slot – era stata la spiegazione – erano impegnati per i voli dedicati all’arrivo di generi di prima necessità, dai farmaci ai presidi sanitari necessari alla prevenzione, come disinfettanti e mascherine. Diversi osservatori, però, avevano registrato contestualmente anche l’irritazione delle autorità cinesi per lo stop imposto dall’Italia ai voli diretti con la Cina, ipotizzando che il no al volo per Niccolò viaggiasse parallelamente a una crisi diplomatica in atto tra Roma e Pechino.
La gioia dei genitori: “Finalmente tornerà a casa”
“I genitori hanno accolto con un entusiasmo prevedibile la notizia. Ora possono vivere in maniera più serena”, ha riferito il sindaco di Grado, Dario Raugna, che ha avuto modo di parlare con i genitori di Niccolò. “Finalmente Niccolò tornerà a casa”, sono state le parole del padre del ragazzo, riferite da Raugna all’agenzia di stampa Adnkronos. “Gli ho risposto che sono felice per loro”, ha quindi aggiunto il primo cittadino, spiegando che tutta la comunità cittadina aspetta Niccolò. “Siamo tutti sollevati”, ha detto ancora il sindaco, chiarendo però che non vi sarà una festa pubblica per l’occasione. “I genitori mi hanno chiesto di mantenere un profilo basso. Vorrebbero tornare alla normalità quanto prima”, ha spiegato Raugna. Il sindaco comunque ha “invitato la famiglia qui da me, insieme al ragazzo, per andare a prenderci un caffè e avrò così modo di rivolgergli tutto l’affetto per questa vicenda”.