Alitalia, chiusa l’inchiesta con 21 indagati. Tra questi anche Montezemolo e Colaninno

12 Feb 2020 18:55 - di Redazione
Alitalia
Chiusa l’inchiesta sul dissesto di Alitalia Sai Spa. La Guardia di Finanza di Roma ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini. Indagate 21 persone e la stessa società.

Alitalia, chiusa l’indagine sul dissesto

Tra gli indagati ci sono anche Luca Cordero di Montezemolo e Roberto Colaninno, ex manager della compagnia. L’ex commissario Enrico Laghi, che è anche neo commissario liquidatore Air Italy, Jean Pierre Mustier di Unicredit e James Reginald Hogan.

Gli indagati nell’inchiesta su Alitalia sono accusati tra l’altro di aver approvato il bilancio 2015. «Falsamente certificato dal revisore Domenico Falcone. Con l’approvazione della situazione patrimoniale al 31 ottobre 2016 e al 28 febbraio 2017». Così facendo, spiegano gli inquirenti, avrebbero fornito «indicazione di dati di segno positivo difformi dal vero». E hanno consentito il progressivo aumento dell’esposizione debitoria. O comunque «hanno concorso al dissesto della società. Anche aggravandolo, e, comunque, accettando il rischio di causarlo o di incrementarlo». E ancora «hanno evitato di chiedere tempestivamente la dichiarazione di insolvenza della società. Che veniva poi pronunciata in data 11 maggio 2017».

Secondo l’accusa, gli indagati volevano «conseguire un ingiusto profitto consistente nel far sopravvivere artificiosamente la società. Anche grazie alla registrazione di una falsa plusvalenza nell’esercizio 2016 di un valore pari a 39 milioni di euro. E consistente nel migliorare  i dati sulle condizioni economiche di Alitalia Sai, allo scopo di compensare risultati negativi».

Tra le accuse mosse dalla procura di Civitavecchia nell’inchiesta su Alitalia c’è quella contro tre ex amministratori delegati. Silvano Cassano, Luca Cordero di Montezemolo e Marc Cramer Ball, e al Cfo, Duncan Naysmith. Sono accusati di aver “dissipato” quasi 600mila euro di Alitalia in cene di gala ed eventi. In particolare, al vaglio degli inquirenti ci sono oltre 133mila euro spesi per catering verso la società “Relais Le Jardin”. Quasi 6mila euro per spese per “cena di gala” in favore della società Casina Valadier. 458mila euro per quattro eventi aziendali. «Spese inizialmente sostenute da Etihad e, successivamente e indebitamente riaddebitate da quest’ultima società a Alitalia Sai.

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