Parla il ristoratore di Lodi: «In questi anni solo la destra mi ha aiutato». Meloni: «Giustizia è fatta»
Lacrime e gioia. Mario Cattaneo, il ristoratore di Lodi assolto oggi dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso un ladro entrato nel suo locale è tornato al lavoro. Il pm aveva chiesto tre anni. Ora all’Adnkronos racconta l’angoscia e i tormenti vissuti da quel 10 marzo 2017. «Più passava il tempo – dice – più non riuscivo a vedere la fine. Mi è sembrato di essere di fronte a un plotone di esecuzione. Neanche alla peggiore bestia feroce auguro di soffrire quello che ho sofferto io». Quello che non riesce a capire è perché solo una parte della politica gli sia stata vicino in questi anni. «Io – sottolinea – non ho mandato via nessuno, ero aperto a qualsiasi dialogo e qualsiasi modo di esprimersi mi avrebbe fatto piacere. Invece nulla. Certe situazioni bisogna provarle, bisogna viverle per capire. E invece solo da una parte politica mi ha aiutato».
Il ristoratore di Lodi: «Ho speso in antifurti 20mila euro»
In questi anni ha rivissuto spesso quegli attimi di terrore e per difendersi da possibili nuovi furti ha aperto largamente il portafoglio: «Ho speso in antifurti oltre 20mila euro, per non parlare del resto». Certo, Petre Ungureanu che aveva 32 anni e che morì in quella notte, dalla mente del ristoratore non potrà mai più andare via «la prima cosa che ho fatto dopo l’assoluzione – dice – è stata di andare in chiesa e di pregare anche per lui».
Meloni: «Arriva un’ottima notizia»
«Oggi arriva un’ottima notizia: Mario Cattaneo, l’oste di Casaletto Lodigiano processato per eccesso colposo di legittima difesa dopo aver sparato e ucciso uno dei quattro ladri che si erano introdotti illegalmente nel suo locale, è stato assolto dal Tribunale di Lodi. Finalmente giustizia è fatta. #IoStoConMario sempre e comunque. Se entri nella mia proprietà per rubare, io devo avere la possibilità di difendermi». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.