Assolto il ristoratore di Lodi: aveva ucciso un ladro. La Lega: «Ha vinto il buonsenso»
Il ristoratore di Lodi è stato assolto perché il fatto non sussiste. Si è chiuso con una sentenza di assoluzione, il caso di Mario Cattaneo. L’uomo (69 anni), titolare dell’osteria dei Amis di Gugnano, frazione di Casaletto Lodigiano era a processo a Lodi per eccesso colposo di legittima difesa. Il primo grado si è concluso con una sentenza di assoluzione.
«La giustizia ha trionfato. L’incubo è finito». Sono le prime parole con cui Mario Cattaneo ha commentato la sentenza di assoluzione. Le riferisce il suo legale, Vincenzo Stocchino. Cattaneo dopo la sentenza «è scoppiato a piangere per la gioia e la tensione vissuta. È felicissimo e si sta rendendo conto che questo incubo sta finendo».
Il ristoratore di Lodi, la richiesta del pm
Il ristoratore di Lodi sparò un colpo di fucile a Petre Ungureanu, 32enne romeno. Il ladro insieme a tre complici, si era introdotto nel suo locale per rubare sigarette e denaro. Cattaneo, dopo la pronuncia dell’assoluzione, è rimasto per diversi minuti seduto sulla sua sedia. Poi è scoppiato a piangere. Il giudice Francesca Lisciandra ha accolto le richieste della difesa. Per l’accusa l’oste non avrebbe detto tutta la verità su quanto accaduto nella notte tra il 9 e il 10 marzo 2017 e per questo il pm aveva chiesto 3 anni. Per il pubblico ministero sarebbero stati due e non uno i colpi fatti partire dall’oste quella notte. «Cattaneo ha agito in legittima difesa, ma ha ecceduto nei limiti – ha detto in aula il pm – È stato lui a mettersi in una situazione di pericolo sfondando la porta bloccata dai ladri».
La Lega: «Una buona notizia per gli italiani onesti»
Soddisfatta la Lega. «L’assoluzione di Mario Cattaneo, a cui mandiamo un grande abbraccio, è una buona notizia per tutti gli italiani perbene. Grazie alla riforma voluta dalla Lega e da Matteo Salvini, oggi ha vinto il buonsenso. Se ti difendi da un’aggressione nella tua casa o al lavoro, lo Stato è dalla tua parte, senza se e senza ma. Ci spiace per i gufi: le modifiche introdotte dalla Lega funzionano e sono in linea con la Costituzione. I rapinatori sono avvisati». Lo dichiarano in una nota congiunta il deputato Nicola Molteni e il senatore Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama.
Salvini contro la richiesta di condanna
Matteo Salvini, durante una diretta Facebook, ha attaccato pesantemente la richiesta di condanna avanzata dalla magistratura. «Mario ha fatto quello che avrei fatto io, quello che avrebbe fatto chiunque di voi. Avrebbe esagerato perché ha sfondato la porta che lo separava dai ladri». ha detto il leader della Lega citando l’arringa dell’accusa, “ma con la vita dei bimbi non si scherza”.
«È una pseudo-giustizia che sta con i delinquenti e non con le persone per bene. La nuova legge eviterà in futuro molti di questi problemi, il Parlamento può approvare le leggi ma poi ci sono uomini e donne che devono applicarle queste leggi, non interpretarle. Fermiamoci un attimo perché al posto di Mario potrebbe esserci chiunque. Questa non è giustizia, non è amministrazione della giustizia», ha aggiunto Salvini.
Purtroppo credo non sia finita. Il procuratore farà certamente appello. Se avete visto l’intervista in tv non credo ci siano dubbi in merito.
Finalmente una sentenza giusta!!!!!
Secondo i sinistri gli unici a detenere le armi dovrebbero essere i partigiani, perché gli altri sono TUTTI fascisti, militari e corpi paramilitari compresi. Insomma secondo i compagni la Costituzione elaborata dal Fronte Popolare conferisce solo a loro la possibilità di dare patenti. E’ questo uno degli aspetti più odiosi dell’anarco-comunismo italiano unitamente al ficcanasismo baciapile dei pretazzi di strada.
E’ in tale materia che esiste, poi, la più grande ingiuria all’ uguaglianza espressa in tutta la Costituzione: un qualsiasi magistrato, solo perché tale, può detenere qualsiasi tipo di arma, in quantità illimitata, senza dover presentare alcuna domanda, sottoporsi a qualsivoglia visita ecc perché LUI non può non essere IDONEO. E con ciò è detto tutto.