Influenza, colpiti 1.587.000 italiani, soprattutto i bimbi sotto i 5 anni. La rete dei medici-sentinella
L’influenza colpisce massicciamente l’Italia. E mette a letto, in questa stagione invernale, oltre un milione e mezzo di influenzati.
Nella cinquantaduesima settimana del 2019 – quella che va dal 23 al 29 dicembre – è stato segnato comunque un lieve calo del numero di casi di influenza.
Un ridimensionamento dovuto alla chiusura delle scuole durante le festività natalizie.
Il numero stimato di persone colpite da influenza in questa settimana è pari a circa 225.000. Contro i 247mila casi della settimana precedente.
In totale, dall’inizio della sorveglianza, sono stati circa 1.587.000 i casi di influenza.
I dati arrivano dalla rete di sorveglianza “Influnet” dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’influenza ha colpito soprattutto i bimbi sotto i 5 anni
Dall’Istituto Superiore di Sanità segnalano, però, che l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.
In Italia l’incidenza totale è pari a 3,7 casi per mille assistiti.
Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni, in cui si osserva un’incidenza pari a 9,9 casi per mille assistiti.
E sono la Provincia autonoma di Trento, le Marche e la Campania, le Regioni maggiormente colpite dall’influenza.
Per realizzare il Rapporto “Influnet” sono stati utilizzati 678 “medici sentinella” che, durante la cinquantaduesima settimana del 2019, hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 3,73 casi per mille assistiti.
Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 9,95 casi per mille assistiti. Mentre nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza si assesta a 4,46.
Nella fascia 15-64 anni il dato emerso è di un’incidenza di 3,73.
E tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni si parla di 1,85 casi per mille assistiti.
La sorveglianza sentinella della sindrome influenzale InfluNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il sostegno del Ministero della Salute.
La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni.
Una rete di sorveglianza con medici e pediatri sentinella
L’obiettivo è descrivere i casi di sindrome influenzale, stimarne l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia.
Il sistema di sorveglianza comprende i medici e i pediatri sentinella di tutte le regioni italiane.
L’Istituto Superiore di Sanità svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico a livello nazionale. Aggrega, settimanalmente , i dati raccolti, li analizza e produce un rapporto settimanale con i risultati nazionali.
Per la sorveglianza epidemiologica, in particolare, il gruppo di coordinamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità ha sede presso il Dipartimento Malattie Infettive.