Trump che abbaia non morde: il suo attacco sui dazi riguarda soprattutto il presidente Macron

3 Dic 2019 13:09 - di Domenico Bruni
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Trump ancora all’attacco di Macron. La web tax che la Francia ha introdotto e a cui stanno pensando anche Italia, Austria e Turchia potrebbe costare cara a questi Paesi. Contro di loro gli Stati Uniti potrebbero imporre sanzioni pesantissime. La minaccia è arrivata dall’Ufficio del rappresentante del commercio americano, al termine di un’indagine durata un mese sulla digital tax introdotta dalla Francia. La tassa colpisce giganti del web come Facebook e Google. L’indagine è arrivata alla conclusione che la web tax “discrimina le società statunitensi. E’ incoerente con i principi prevalenti della politica fiscale internazionale. Rappresenta un onere insolitamente gravoso per le società colpite”. Per questo, l’ufficio del rappresentante del commercio raccomanda dazi del 100% su alcune importazioni francesi. Si tratta di un valore di 2,4 miliardi di dollari, tra cui borse, vini e formaggi, e l’apertura di indagini simili sulla web tax proposta da Italia, Austria e Turchia.

Trump ce l’ha più che altro con la Francia

Nel denunciare “un crescente protezionismo” in Europa a danno delle società statunitensi, l’Ufficio del rappresentante del commercio ha definito “irragionevole e discriminatoria la web tax francese“. Che colpisce le aziende digitali come “Google, Apple, Facebook e Amazon”. Alla vigilia della diffusione del rapporto dell’Ustr, la Francia aveva accusato gli Stati Uniti di aver fatto marcia indietro rispetto alla promessa di lavorare per una soluzione sulla digital tax in ambito Ocse. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire aveva detto che la Francia mai rinuncerà alla sua determinazione di “imporre una tassazione equa sui giganti del web”. Ad agosto scorso, in occasione del G7 di Biarritz, il presidente francese Emmanuel Macron aveva annunciato un accordo con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per lavorare insieme in sede Ocse. Allo scopo di delineare una cornice globale della web tax, la cui introduzione in Francia era stata approvata dal Parlamento di Parigi a luglio.

Il presidente: sono un sostenitore di Johnson

Trump parla anche delle elezioni nel Regno Unito. “Sapete che ero un fan della Brexit, l’ho predetta un giorno prima”. Trump ha affermato comunque di voler “rimanere fuori dalle elezioni perché non voglio complicare le cose”. Nei giorni scorsi la parte americana e britannica avevano detto che non ci sarebbe stato un incontro formale a Downing Street tra il presidente e il premier Boris Johnson. Ma Trump ha affermato che avrà un incontro con il leader conservatore, definendolo “molto capace” e sottolineando che “farà bene il suo lavoro”. “Sì mi incontrerò con lui – ha detto – ho molti incontri fissati con leader di molti Paesi”. “Ma non mi voglio far coinvolgere, rimango fuori dalle elezioni”. Trump, a Londra per il vertice della Nato, afferma di non voler fare dichiarazioni sulle elezioni del 12 dicembre nel Regno Unito. Ma poi aggiunge: “Credo che Boris sia molto capace e farà un buon lavoro”. “Io posso lavorare con chiunque, sono una persona con cui è facile lavorare”, ha comunque poi aggiunto il presidente.

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