Troppe mail causa di stress: ecco come difendersi dall’overdose di messaggi
Troppe mail nella nostra posta elettronica sono causa di stress e disattenzione. Ecco come difendersi. “Accendo il mio computer, attendo con impazienza che si colleghi, vado online e trattengo il respiro finché non sento quelle paroline magiche: c’è posta per te!”. Era solo pochi anni fa, ma la frase di Meg Rayan nel film ‘C’è posta per te’ sembra lontana anni luce.
“Molto più spesso ci troviamo a essere sommersi dalla posta elettronica senza riuscire a rispondere a tutte le richieste. Questa condizione genera un forte stress tanto che, in uno studio della University of British Columbia, i ricercatori hanno dimostrato che chi controlla la casella di posta solo tre volte al giorno risulta meno stressato rispetto a chi lo fa continuamente”. Ad analizzare per l’AdnKronos Salute lo ‘stress da e-mail’ è Eleonora Iacobelli, psicoterapeuta, presidente Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), responsabile trainer del Centro Bioequilibrium.
Troppe mail, le quattro cose da fare
Difendersi dalle montagne di messaggi in arrivo “è molto più semplice a dirsi che a farsi. Riuscire a svuotare completamente la casella della posta da leggere equivale a completare un compito – spiega Iacobelli – e quindi il nostro cervello rilascia dopamina per premiarci. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, riuscire a fare una cosa del genere è praticamente impossibile. Chiunque si sarà reso conto che la gestione delle e-mail è quasi un secondo impiego”. E lo dimostrano centinaia di messaggi che si accumulano nella posta in arrivo.
Un bombardamento che non cessa neppure di notte, o nei fine settimana. “Il fatto che ormai viviamo iper-connessi fa sì che le comunicazioni ci raggiungono non solo a lavoro, ma ovunque: a casa, in vacanza, nei giorni festivi. Il timore di perderci una comunicazione importante – continua la psicologa – ci fa essere costantemente connessi, ma ciò non fa altro che accrescere stress e ansia e, soprattutto, distoglie la nostra attenzione da altri compiti che dovremmo effettivamente svolgere, abbassando vertiginosamente la nostra produttività. Ciò che si dovrebbe cercare di fare, è tornare ad avere il controllo della propria casella in-box piuttosto che farsi controllare da essa”.
Ecco, quindi alcuni consigli di Iacobelli, utili anche come buoni propositi per l’anno nuovo: 1) Limitare il controllo della casella in-box a determinati momenti della giornata, al massimo 3 o 4 volte; 2) Fare una cosa alla volta e sforzarsi di mantenere l’attenzione sul compito che si sta svolgendo prima di controllare nuovamente la casella della posta in arrivo; 3) Sforzarsi di essere chiari e sintetici nelle mail che si inviano in modo da evitare di sprecare più tempo del necessario; 4) Cercare di usare i filtri che la tecnologia ci mette a disposizione e che sono in grado di ridurre la nostra posta in arrivo.