Il Nutri-score scatena Salvini e Feltri: «Una boiata», «una imbecillità»

4 Dic 2019 16:03 - di Adriana De Conto

Dopo il Mes, il nutri-score. Ci vogliono proprio dichiarare guerra. Il leader leghista Matteo Salvini ha lanciato una nuova battaglia dagli studi di ‘Porta a Porta’. Il meccanismo europeo di stabilità  non è più un mistero per nessuno, dopo le tensioni di questi giorni in Parlamento. Ora però gli italiani è bene che prendano dimestichezza con un altro termine, che potrebbe essere oggetto di un nuovo braccio di ferro politico. Si tratta di un bollino sugli alimenti, un altro colpo basso contro l’Italia: semaforo verde, giallo o rosso per indicare quelli che fanno bene o male. Siamo alle soglie del Pensiero unico nutrizionale.

Nutri-score, una mannaia per i nostri prodotti

Uno scherzetto di pessimo gusto. Un assurdo. Anche perché siamo sull’orlo della follia: “Semaforo rosso per il pecorino romano, il gorgonzola, il prosciutto crudo – ha messo in guardia Salvini – invece semaforo verde verde per la Coca zero e la Redbull. Mi permetta di dire che mi sembra una boiata pazzesca”.  

Il nutri-score è un bollino con il quale vengono classificati gli alimenti. Questo sistema di etichettatura dei prodotti è stato  sviluppato da un gruppo di ricercatori universitari francesi. Compare già sui prodotti alimentari di alcuni paesi e per un numero attualmente limitato di marchi. Questo metodo potrebbe presto essere adottato dall’Unione Europea. Il sistema utilizza due scale correlate per classificare la qualità dei prodotti: una cromatica divisa in cinque gradazioni, dal verde al rosso; e una alfabetica con lettere che vanno dalla A alla E.

Fibre, proteine, frutta e verdura rientrano tra gli ingredienti ‘buoni’ e possono determinare un punteggio positivo. Altri ingredienti come grassi saturi, zucchero e sodio potrebbero invece influire negativamente se utilizzati a livelli elevati. Va da sé che questo tipo di classificazione danneggerà alcuni prodotti del ‘made in Italy’. Criminalizzare certi alimenti e nutrienti va tra l’altro contro il consiglio dei nutrizionisti, che prescrivono un po’ tutti i nutrienti, tenendo a bada il dosaggio. Per cui si arriverà a un integralismo alimentare idiota e senza senso. “L’Europa sconsiglia il gorgonzola, il pecorino e il prosciutto crudo. È una clamorosa autocertificazione di imbecillità”, scrive Vittorio Feltri su Twitter.

Nel 2018 la rivista Nutrients ha ‘eletto’ il nutri-score come il sistema più chiaro ed efficace rispetto alle altre opzioni. Nel corso degli anni molte grandi aziende hanno cercato di proporre delle loro ipotesi di etichette alternative. Senza mai trovare una sintesi. La decisione di adottare Nutri-Score da parte di Nestlé ha scatenato le prime polemiche in Italia. Coldiretti e Codacons hanno bollato come “ingannevole e sbagliata” questa etichettatura.

Si rischia  di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di bocciare elisir di lunga vita come l’ olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma. Ammonisce Salvini: alcuni europarlamentari starebbero lavorando occultamente per convincere la nuova Commissione a legiferare in tal senso. Per i prodotti italiani, date le premesse, sarebbe un duro colpo.

Commenti

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  • valle 4 Dicembre 2019

    chi ha proposto una simile puttanata andrebbe rinchiuso in galera