Crozza stende Calenda: «È evidente che non capisco un c…o». La replica divertita del leader di Azione

7 Dic 2019 11:15 - di Milena De Sanctis
Crozza

Maurizio Crozza ancora una volta nei panni di Carlo Calenda, che su Twitter replica con ironia. Nella puntata di Fratelli di Crozza in onda ieri in prima serata sul Nove, Crozza interpreta il leader di Azione, ora impegnato con il nuovo partito nonostante il 3% nei sondaggi: «È evidente – dice – che non capisco un c…o. Io del fico d’India mangio la buccia. Sono io che riporto il bastoncino al cane! Io non ci capisco un c…o e mi vota il 3%…vuol dire che c’è un 3% che non ci capisce un c…o. La mia speranza è che ci sarà in Italia un 10% che non ci capisce un c…o. Un 9%, toh!».

Crozza, la replica di Calenda

Di prima mattina ecco quindi la replica, divertita, del leader di Azione su Twitter: «Gli voglio bene a @fratellicrozza. Stamattina litigata con Viola (la moglie, ndr.) che a un certo punto sbotta: “Ricordati che tu sei quello che delle cozze mangia la conchiglia”». Calenda poi  parlando ad “Accordi e disaccordi”, sempre sulla Nove, ne ha per tutti. In primis critica Di Maio. «Io non ritengo grave che Di Maio sia diventato ministro – dice – vendendo bibite al San Paolo perché questa cosa si chiama rappresentanza: ha fatto un lavoro, è stato votato, ha il diritto di fare il ministro. Quello che per me di Di Maio è inaccettabile è, prima di tutto, la mancanza di assunzione di responsabilità, nel senso che lui firma il contratto con Mittal, dice:”Abbiamo risolto la crisi”. Poi: “No, io non c’entro niente».

L’attacco a Renzi

E poi attacca Renzi: «Tra me e Renzi c’è una differenza: io me ne sono andato per rispettare una cosa che avevo detto cioè che non sarei rimasto nel Pd nel caso di un accordo con i 5 Stelle. Renzi, invece, se n’è andato inspiegabilmente anche se quelli hanno fatto esattamente quello che voleva lui. Con Renzi non abbiamo più rapporti da quando lui, venendo meno a tutto quello che aveva detto, ha appoggiato un governo con i 5 Stelle e poi ha fatto la scissione».

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