Statuine indigene gettate nel Tevere, il Papa chiede perdono come vescovo di Roma (video)
Statuine indigene dell’Amazzonia gettate nel Tevere come “idoli pagani”. Il Papa ha chiesto perdono per il gesto. E’ accaduto al termine della preghiera pomeridiana al Sinodo sull’Amazzonia. “Come vescovo della diocesi di Roma chiedo perdono alle persone che sono state offese”, dice papa Francesco come si può sentire da un video fatto circolare sui social da un partecipante al Sinodo. Il Pontefice nel video mette in risalto il “clamore mediatico” suscitato dal fatto.
Statuette che, ha detto il Papa, “hanno procurato grande clamore mediatico e che sono state ritrovate nel Tevere. Le statue non sono danneggiate”. La loro esposizione in chiesa, ha anche chiarito, non aveva intenzioni idolatriche.
Statuine indigene, il filmato del gesto
Le statue in legno, che rappresentavano donne indigene incinte, si trovavano nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, a pochi passi da piazza San Pietro.
Ignoti, lunedì, hanno rubato le statue e le hanno poi gettate nel Tevere filmando la loro impresa. Prima del video si legge questo incipit: “Lunedì mattina alcuni cattolici coraggiosi sono entrati nella Chiesa di Santa Maria in Transpontina, vicina al Vaticano. Hanno ripulito il luogo sacro dalle varie statue di Pachamama che erano esposte per il Sinodo dell’Amazzonia. Poi hanno percorso alcuni metri per raggiungere il famoso Ponte Sant’Angelo e hanno gettato gli idoli nel Tevere”. La scena è stata registrata dall’utente Michael Del Bufalo.
Il video dell’intervento di papa Francesco sulla statuine è stato postato su Twitter da Joshua McEween
@brianroewe who was in synod hall on the press pool for @NCRonline was able to take this video giving sense of what Pope Francis said about theft of indigenous statues (sorry for poor quality, pool was being escorted out as expected) #AmazonSynod pic.twitter.com/ungxZIvObf
— Joshua McElwee (@joshjmac) October 25, 2019
dal punto di vista delle sacre scritture tutte le statue ed effigi di santi, profeti e divinita’ sono idoli e, se a loro si dedica il culto, si pecca di idolatria.