Siria, anche dalla Francia niente più armi alla Turchia. E l’Italia che fa?

13 Ott 2019 11:26 - di Redazione

La Germania ha sospeso le esportazioni di armi alla Turchia. Lo ha detto a Bild am Sonntag il ministro degli Esteri, Heiko Maas. “Vista l’offensiva militare nel nord est della Siria – ha spiegato – il governo non rilascerà altre nuove licenze per tutti gli equipaggiamenti militari che potrebbero essere utilizzati in Siria”. Nel 2018 le esportazioni tedesche di armi in Turchia ammontavano a 243 milioni di euro. Ovvero un terzo del totale delle esportazioni di armi. A stretto giro arriva anche la decisione di Parigi: “La Francia ha deciso di sospendere tutti i piani di esportazione in Turchia di materiale bellico “, annunciano i ministeri francesi della Difesa e degli Esteri. “Questa decisione ha effetto immediato”.

Intanto il comandante delle forze democratiche siriane grida agli Usa: “Ci lasciate a farci massacrare” Vuole  sapere se gli Stati Uniti stanno per fare qualcosa.  “Avete rinunciato a noi. Voi ci lasciate a farci massacrare”. A parlare è  il generale Mazloum Kobani Abdi .

Se gli alleati europei hanno preso già provvedimenti, l’Italia che fa? Si limita alle belle parole. “Tutti gli stati che fanno parte della Ue non possono sottoscrivere contratti di fornitura delle armi alla Turchia che sta conducendo un’azione unilaterale. Ma non dobbiamo fare muro contro muro. L’Europa deve avere l’autorevolezza, se vuole e se è compatta, per coinvolgere la Turchia in un progetto di dialogo diplomatico e fermare l’escalation”. Così dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

“Quello che sta accadendo in Siria richiama le nostre coscienze e necessita di scelte nette. Il governo intervenga immediatamente per bloccare tutti i contratti di vendita di armi e di assistenza militare alla Turchia. E dal prossimo Consiglio europeo si impongano sanzioni al governo di Erdogan”, ha affermato Ettore Rosato, Coordinatore nazionale di Italia Viva. Sulla stessa linea il segretario dem Nicola Zingaretti: “Tutti facciano di tutto per fermare questa aggressione mobilitandosi nelle piazze, chiedendo al governo italiano di attivarsi, come sta facendo, all’Onu e presso le forze internazionali. E anche discutere sul blocco delle esportazioni di armi verso la Turchia, perché è evidente che o c’è un segnale forte dei paesi dell’Unione oppure la Turchia non si ferma”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Eschini - Pietro 13 Ottobre 2019

    Italia Francia Germania Inghilterra , hanno armato tutti i Paesi arabi faccio una domanda cosa facevano con tutte queste armi ? Forse una collezione oppure se ne stanno servendo x fare guerre ? L Occidente se ne sempre fregato , ora purtroppo siamo alla resa dei conti purtroppo chi la paga siamo noi Italiani PORTI aperti e invasione dell ‘ Italia , il tratatto di Malta una vera truffa x l ‘ Italia Conte BURATTINO è stato fregato dalla cullona Merkel e da fantoccio Macron L ‘ Italia sarà campo profughi dell ‘ Europa e nessuno li vuole . SINISTRONZI e 5 STRONZI andate a casa x il bene dell ‘ Italia e di noi Italiani .