Reddito di cittadinanza, rischiano in 520mila. Il nodo delle domande da integrare
Integrare la domanda per il Reddito di cittadinanza, pena la sospensione. Sono stati infatti inviati 519.586 sms. Lo scopo è avvisare i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) della possibilità di integrare la domanda. Riguarda chi ha presentato la domanda nel mese di marzo
Nella sola giornata di venerdì sono pervenute 114.352 integrazioni. A comunicarlo è l’Inps. La Legge di conversione 26/2019 ha previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore. E ha stabilito che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a 6 mesi, anche in assenza della nuova documentazione richiesta.
Le domande presentate a marzo 2019 e accolte sono state conseguentemente poste in pagamento fino a settembre 2019. Da ottobre 2019 occorre però, ricorda l’Inps, allineare il contenuto delle dichiarazioni. Quelle cioè rese da chi ha presentato la domanda nel mese di marzo a quello previsto dalla Legge di conversione.
Gli interessati sono stati avvertiti di questa possibilità tramite i recapiti sms o e-mail da loro indicati. I nuclei familiari interessati potranno integrare le dichiarazioni di responsabilità. E prendere atto delle informative aggiornate sul Reddito di cittadinanza.
Devono collegarsi al link per il quale non è richiesto il Pin e che è anche indicato nel messaggio inviato.
Il collegamento alla pagina rimarrà sempre attivo. Solo per le domande aggiornate fino al 21 ottobre, però, sarà possibile l’elaborazione nei tempi utili per la liquidazione della rata di Rdc/Pdc spettante per la mensilità di ottobre. Per chi effettuerà l’aggiornamento dopo il 21 ottobre, la prestazione resterà sospesa sino all’acquisizione della dichiarazione.