La piccola Tafida sarà curata in Italia. I medici di Londra l’avevano condannata come Charlie e Alfie

3 Ott 2019 14:09 - di Redazione
charlie

Tafida Raqeeb, la bimba di 5 anni ricoverata in gravissime condizioni al Royal London Hospital di Londra dopo un trauma cerebrale, potrà essere curata al Gaslini di Genova. Lo ha deciso l’Alta Corte britannica dopo che i genitori vi si erano rivolti contro la decisione dei medici di “staccare la spina” alla piccola.

C’è un giudice a Londra

Il caso ricorda quello dei piccoli Charlie Gard e Alfie Evans. Entrambi furono al centro di una dura battaglia giudiziaria tra medici e genitori, terminata con la morte di entrambi a seguito dell’interruzione del supporto vitale. Questa volta il giudice dell’Alta Corte Alastair MacDonald – riporta il Guardian – si è pronunciato a favore dei genitori e contro il Barts Health Nhs Trust, che gestisce l’ospedale di Londra, dove la piccola è ricoverata da febbraio. I genitori della bambina, Shelina Begum, 39 anni, e Mohammed Raqeeb, 45, si sono rivolti all’Alta Corte contestando la prognosi «senza speranza» dei medici del Royal Hospital. Per MacDonald «lo stesso ospedale in cui si trova Tafida, o il Gaslini in Italia o un’altra struttura dovranno continuare a curare la bimba con trattamenti di sostegno alla vita».

La gioia della famiglia di Tafida

Al Gaslini i medici potrebbero eseguire una tracheotomia, permettendo alla piccola Tafida di essere ventilata a casa. David Lock, in rappresentanza dei genitori, ha ringraziato il giudice per la sua sentenza. È stata «un sollievo intenso» dopo «l’intollerabile pressione» degli ultimi mesi, ha spiegato. L’ospedale londinese ha ora 21 giorni per presentare ricorso. Sia il giudice sia gli avvocati dei Raqeeb hanno esortato, però, ad accelerare la decisione date le circostanze del caso.

Il Gaslini: «La cura è sempre doverosa»

«Siamo felici di poter accogliere Tafida e la sua famiglia. Fin da subito abbiamo offerto la disponibilità. Non sempre, purtroppo, è possibile guarire, ma sempre è doveroso prendersi cura e offrire spazio di accudimento e accoglienza», ha commentato Paolo Petralia, direttore generale del Gaslini di Genova. «Questo tempo, che viene offerto a Tafida e alla sua famiglia – ha sottolineato – è una condizione di dignità e qualità di vita, che da sempre il Gaslini offre ai bambini di tutte le nazionalità e in tutte le condizioni».

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  • GIUSEPPE NISTICO' 4 Ottobre 2019

    esempio di professionalità e di altruismo della sanità italiana e del popolo italiano,quello vero.