Bimba investita dal Suv a Torino, i medici: «Mangia e parla». Ma la prognosi resta riservata

29 Ott 2019 14:36 - di Redazione
bimba investita

Ha cominciato a mangiare cibi morbidi e a pronunciare le prime parole la bimba di quasi tre anni investita tre settimane da un Suv, nel cortile dall’asilo di Chieri, nel Torinese. L’auto era posteggiata in leggera salita e improvvisamente ha iniziato a indietreggiare investendo quattro bimbi, di un’età compresa tra l’anno e mezzo e i tre anni.

I progressi dopo l’intervento neurochirurgico

La piccola, ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita, era la più grave. Subito dopo l’incidente i medici avevano sottoposto la bimba a un complesso intervento neurochirurgico per un grave trauma cranico. Dopo una settimana la piccola aveva ripreso a respirare. L’ospedale aveva divulgato la notizia spiegando che si trattava «solo di un primo passo» e rimandando ai giorni successivi ulteriori valutazioni.

Per la bimba investita la prognosi resta riservata

I medici avevano chiarito che il fatto che respirasse da sola «dal punto di vista della coscienza» non voleva dire niente. Ora questo nuovo traguardo, che fa ben sperare, anche se la piccola resta ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia del Regina Margherita. Per l’incidente era stato denunciato il fratello di una delle titolari dell’asilo. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, sarebbe stato lui a parcheggiare il mezzo. L’accusa è lesioni personali stradali gravissime.

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