Berlusconi su Greta: “La sa quella del Viagra e le svedesi?” (video)

13 Ott 2019 19:09 - di Penelope Corrado

«Penso che Greta sia strumentalizzata e che la sua teoria, il terrorismo ambientale, non sia giusta. I ragazzi che scendono in piazza hanno sentimenti nobili, da apprezzare, ma non è quella la strada giusta se vogliamo disinquinare il mondo». Così Silvio Berlusconi, in queste ore, su Twitter. Un cinguettio postato dallo staff del Cavaliere, che si fa vanto di non sapere neanche accendere un computer, per placare un’altra polemica che sta montando in queste ore.

 

Che cosa ha combinato stavolta il Cav? Semplicemente, a precisa domanda di Alessandro Sallusti, ha risposto con una barzelletta. Sarà stata l’associazione di idee con il termine ragazza svedese? Resta il fatto che Berlusconi ha raccontato una storiellina da “La sai l’ultima?”. Tre minuti in cui ha raccontato di Carletto, alle prese con un appuntamento galante con tre ragazze svedesi. Gli altri protagonisti della storia sono un farmacista e le famose pillole blu. Che Berlusconi ha fatto finta di non conoscere. “Non so come si chiamano, non le ho mai usate…”.

Il Cavaliere come Gino Bramieri

Insomma, una scenetta degna di Carlo Dapporto o di Gino Bramieri. Peccato che l’effetto, legato a una ragazzina che si occupa di temi legati all’ambiente, sia stato estremamente imbarazzante.  E la risate del pubblico sono state davvero a denti stretti

La posizione di Berlusconi su Greta appare in contraddizione con quanto detto alla vigilia delle elezioni europee. In un videodiscorso, rivolto agli elettori, il leader di Forza Italia aveva fatto implicitamente riferimento alla ragazzina svedese.

Berlusconi 4 mesi fa tifava per Greta

«Tra i doveri che abbiamo – aveva detto Berlusconi – ce n’è uno davvero importante: quello di voler consegnare a chi viene dopo di noi un pianeta davvero vivibile». «Come europei – aveva aggiunto – dobbiamo combattere il degrado ambientale e i mutamenti climatici, dobbiamo puntare su un’economia che rispetti la natura, dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre scelte energetiche». Quattro mesi dopo, la questione ambientale è finita in barzelletta.

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