Reddito di cittadinanza, beccata un’altra “furbetta”: aveva l’assegno e lavorava in nero
Alla fine i carabinieri hanno smascherato anche lei, una 40enne della provincia agrigentina che, oltre a lavorare in nero come inserviente in una struttura sanitaria per ospiti anziani, percepiva anche il famigerato reddito di cittadinanza. Morale della favola, la donna è stata denunciata per truffa ai danni dello Stato e il suo datore di lavoro è stato multato per aver assunto la dipendente senza regolare contratto di lavoro.
Smascherata: lavorava in nero e riscuoteva il reddito di cittadinanza
Il caso, rimbalzato ai disonori della cronaca e ripreso in queste ore, tra gli altri, dal sito de Il Giornale, è stato al centro di una importante operazione dei carabinieri della stazione di Realmonte (Agrigento) partita da un controllo nella struttura in cui lavora la quarantenne per verificarne le condizioni igienico-sanitarie e la regolarità delle posizioni dei vari dipendenti. L’indagine, che si è conclusa con la doppia beffa: oltre alla sanzione al datore di lavoro che teneva la donna in nero, la denuncia della truffa col sussidio del reddito di cittadinanza, percepito e non dovuto, ora al vaglio della Procura della Repubblica di Agrigento.
Ritirata la tessera del reddito di cittadinanza alla donna denunciata
Ora infatti, com riporta il sito del quotidiano milanese diretto da Sallusti, la 40enne siciliana «dovrà rispondere dell’accusa di truffa ai danni dell’Inps. Subito le è stata ritirata la tessera consegnatale in precedenza per poter incassare e godere mensilmente del beneficio economico. Il datore di lavoro ha ricevuto invece una multa salatissima per aver dato impiego a una persona senza un regolare contratto di lavoro».