Meloni al “Corriere”: «La piazza non basta. Ora prepariamoci a governare»

29 Set 2019 10:33 - di Carlo Marini

«Ci sono stati momenti difficili: tanti criticavano il nostro no all’ingresso nel governo gialloverde, pensavano che non ci sarebbe stato spazio per noi con una Lega in crescita. E invece…». Così Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della Sera.

La leader di Fratelli d’Italia non raccoglie le provocazioni di Silvio Berlusconi, che proprio oggi compie 83 anni. «Mi paiono dichiarazioni di chi è in chiara difficoltà, posso comprendere…». Non a caso precisa: «Le risse non mi interessano mai. Mi interessa far crescere FdI, restando con i piedi per terra». Una crescita che vede il partito al 9 per cento, in permanente crescita.

Dall’altra parte c’è invece l’alleanza Pd-M5s che fa acqua da tutte le parti. «Questo governo – prosegue nell’intervista al Corriere – doveva nascere per disinnescare la clausola di salvaguardia dell’Iva, ma già parlano di un aumento generalizzato con sconto se si paga con carte e Bancomat». Inoltre, «hanno già calendarizzato lo ius soli, sul quale un’ampia maggioranza degli italiani è contraria. Per questo giovedì raccoglieremo le firme a Montecitorio per chiedere al capo dello Stato di non promulgare la legge, altrimenti ci batteremo per un referendum abrogativo».

Meloni su Renzi: “Un trasformista, non ruberà voti al centrodestra”

Sul partito di Renzi, dal punto di vista elettorale, nessun timore: «Moderatismo non è sinonimo di trasformismo: Renzi, che dice tutto e il contrario, e tradisce, non piace. E infatti ruba nulla al centrodestra e a Forza Italia, ma semmai al Pd».

Ma la presidente di FdI vuole alzare l’asticella. «Sappiamo che la piazza non basta. Serve una proposta alternativa anche di futuro, rivolta a tutti. Al governo dobbiamo arrivare preparati, ascoltando il mondo produttivo, le categorie, i lavoratori». Ecco, quindi che gli step sono già chiari, a partire dalle prossime elezioni locali. «Ben venga il tavolo per coordinare l’opposizione e un vertice, credo la prossima settimana, per decidere sulle Regionali. Guardando anche a quegli elettori del M5S delusi per il patto col Pd come a chi ha votato sinistra pensando stesse con i deboli. La nostra iniziativa del 30 novembre sarà dedicata a questo».

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