Giachetti: «Lascio la direzione Pd, ho sempre combattuto il M5S» (video)

16 Set 2019 13:40 - di Redazione

Roberto Giachetti lascia la direzione dem. Costretto a votare la fiducia al governo con il M5s, dopo avergli fatto la guerra. Per lui neanche una dei 42 posti  da sottosegretario, per il deputato dem la misura è colma.

«Dopo il giuramento del governo, anche per la parte dei viceministri e sottosegretari, è venuto il momento che io parli e dica la mia dopo un periodo di silenzio durato un mese e mezzo». La nota di Roberto Giachetti, deputato del Partito democratico in un lungo video pubblicato sulla sua pagina Facebook. «Capisco perfettamente le ragioni per cui abbiamo deciso di fare questo accordo e in cuor mio io, davvero, mi auguro che possa funzionare. Non posso, però, rinnegare le mie convinzioni sul Movimento Cinque Stelle e su tutto quello che è successo in questi anni perché sono cose che a me pesano. Io sono stato il frontman della campagna che negava qualsiasi possibilità di fare un accordo con loro. Mi sono candidato alla segreteria del partito contro quest’ipotesi. Vista questa situazione è inevitabile che ne debba trarre le conseguenze», argomenta.

Giachetti, da nemico giurato del M5s ad alleato

Giachetti, che ha perso al ballottaggio con la grillina Raggi come sindaco di Roma, compie un atto dimostrativo ma sostanziale.  «Per come intendo la politica, ci sono delle regole non scritte per cui quando si commettono errori di valutazione del genere non può rimanere tutto uguale. Per questa ragione ho deciso di dimettermi dalla Direzione nazionale del Partito democratico. Non potrei continuare a stare in una cabina di regia politica che deve sostenere questo progetto, non essendone convinto fino in fondo. Dentro di me non possono nascondere i dubbi che ho. Per questo non posso più continuare a svolgere il mio incarico di dirigente politico all’interno di quell’organismo di direzione politica così importante».

«Mi sono reso conto che dentro il partito – continua Giachetti – c’era una così larga adesione alla proposta di fare un accordo di governo col M5S dal ritenere, per la prima volta, che le mie convinzioni personali venissero in secondo piano. Anzi proprio perché ho visto una così larga partecipazione a questa ipotesi politica mi sono impegnato – silenziandomi – nel cercare di evitare che i miei interventi avrebbero potuto mettere in crisi questo percorso. Io non ho voluto mettere in difficoltà questo progetto».

«Anzi ho provato ad agevolarlo votando a favore nella Direzione nazionale quando s’è deciso di dare mandato al segretario di percorrere questa strada, così come ho votato la fiducia a questo Governo. È stata la mia forma di rispetto profondo per una comunità politica che si accingeva ad una scelta molto difficile»’. «Non sto sconfessando tutta l’iniziativa politica che abbiamo portato avanti con ‘Sempre Avanti’ in questi anni. Anzi voglio rilanciare quell’impegno e sarò in prima linea, senza incarichi. Ringrazio tutta quella comunità e faccio i miei auguri ad Anna Ascani, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto per i loro incarichi di governo. Sono certo che faranno bene e che sapranno distinguersi per le loro capacità», conclude Giachetti. Ma il rospo da ingoiare resta grosso.

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